A lui, in una vita di coppia senz'altro felice, dette quattro figlie - Zaynab, Ruqayya, Umm Khulthūm e Fāṭima, detta al-Zahrāʾ (le prime tre destinate però a premorire al padre) - oltre a due figli maschi (al-Qàsim e ʿAbd Allah) che morirono tuttavia in tenera età. Egli si ammalò improvvisamente, e per diversi giorni soffrì di febbre, debolezza e mal di testa. Intanto occorre precisare che alla morte di Maometto, Bakr affermò: "Muhammad è morto. Con riferimento a quest'ultimo aneddoto, da altra fonte si afferma che Ṭabari[66] avrebbe in realtà scritto: « ... "Io sono il messaggero di Dio e sono Muḥammad ibn ʿAbd Allāh". Quando lo zio morì, fu lei a offrirsi a Maometto, ma era troppo tardi. Fu registrato su diverse pergamene e materiali, detenuti in possesso dei Compagni del Profeta. Nell'Occidente medievale Maometto fu considerato per oltre cinque secoli un cristiano eretico. Nel 595 sposò una vedova di 40 anni. Per alcuni "analfabetismo" va inteso nel senso di "impossibilità o grande difficoltà di scrivere frasi", vista l'inesistenza di fatto di uno standard scrittorio della lingua araba (la lingua parlata era invece elaborata, come mostrano i componimenti poetici ed epici d'età Jāhiliyya, preislamica), e non nel senso di "ignoranza della scrittura": una seppur non rifinita forma di scrittura dell'arabo esisteva e, entro questo limite, si può sostenere che Maometto sapesse scrivere, come dimostrerebbe il fatto che sarebbe stato in grado di leggere e firmare il Trattato di Ḥudaybiyya, che portò nel 628 a una tregua fra musulmani e pagani della Mecca. La questione dell'età di ʿĀʾisha costituisce un problema particolare, per documentate contraddizioni storiche[92] ignorate dai succitati ʾaḥādīth. [72], Altre fonti fanno notare come le personalità in grado di leggere e scrivere, nel periodo precedente all'Egira, fossero una quindicina, tutte conosciute per nome,[73] e in effetti il Corano sarebbe il più antico libro arabo in prosa. di R. Tottoli, Torino, Einaudi, 2011, pp. i Bizantini] e gli Arabi di Muḥammad». La tradizione vuole muore nel giugno 632, in seguito a âfortissimi mali di testaâ, nella braccia di âAâisha. Si è sostenuto e si sostiene ancora da parte di chi non ha abbracciato il credo islamico che Maometto non sarebbe stato il reale estensore del Corano, se non altro in virtù di un suo presunto analfabetismo (in ambito non islamico si è affermato che il testo sacro dell'Islam fosse stato copiato da brani apocrifi dell'Antico e del Nuovo Testamento, laddove in ambito islamico si è affermato che nozioni storiche aggiuntive relative ad episodi dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento e nozioni scientifiche che gli arabi non avevano del Corano sono invece una prova dell'origine divina della Rivelazione, che nulla avrebbe a che fare con una fattura di tipo umano). Secondo la tradizione, una notte intorno all'anno 610, durante il mese di Ramadan, all'età di circa quarant'anni, gli apparve l'arcangelo Gabriele (in arabo Jibrīl o Jabrāʾīl, ossia "potenza di Dio": da "jabr", potenza, e "Allah", si rivolse a lui con le seguenti parole: «(1) Leggi, in nome del tuo Signore, che ha creato, (2) ha creato l'uomo da un grumo di sangue! [76][77], Dopo un protratto periodo di indifferenza nei confronti dell'Islam, equivocato dalla Cristianità occidentale e orientale, come una delle eresie del Cristianesimo[78][79] nelle dispute con cristiani, questi ultimi sottolinearono sovente il carattere sincretistico della religione di Maometto, basata allo stesso tempo su tradizioni arabe preislamiche (come il culto della Pietra Nera della Mecca) e su tradizioni cristiane siriache ed ebraiche, e mossero critiche alla personalità di Maometto, alla formazione e trasmissione del testo coranico e alla diffusione dell'islam attraverso la spada.[80]. Si trovava a Magnesia nel 1451 quando morì il padre; raggiunse Adrianopoli e salì al trono nel febbraio di quell'anno. 131-132. La parola deriva dall'arabo muḥammad, "grandemente lodato", participio passivo di 2ª forma (forma intensiva) della radice [ḥ-m-d] (lodare). Da lei Maometto ebbe quattro figlie femmine (Zaynab, Ruqayya, Umm Kulthūm e Fāṭima) e due maschi (al-Qāsim e ʿAbd Allāh, detto anche Ṭāhir e Ṭayyib). [25] [26] Nei suoi viaggi fatti in Siria e Yemen con suo zio, Maometto potrebbe aver preso conoscenza dell'esistenza di comunità ebraiche e cristiane[27] e dell'incontro, che sarebbe avvenuto quando Maometto aveva 9 o 12 anni, col monaco cristiano siriano Bahīra - che avrebbe riconosciuto in un neo fra le sue scapole il segno del futuro carisma profetico - si parla già nella prima biografia (Sīra) di Maometto, che fu curata, vario tempo dopo la morte, da Ibn Isḥāq per essere poi ripresa in forma più "pia" da Ibn Hishām. Orfano fin dalla nascita del padre (morto a Yathrib al termine d'un viaggio di commercio che l'aveva portato nella palestinese Gaza), Maometto rimase precocemente orfano anche di sua madre che, nei suoi primissimi anni, l'aveva dato a balia a Ḥalīma bt. Il profeta Maometto morì quando aveva 18 anni . In breve raggiunsero Medina, diventato un porto sicuro, musulmani provenienti da tutte le tribù della Mecca. Morì nel 619, lo stesso anno di morte di AbÅ« ṬÄlib, tanto da far parlare le fonti musulmane di "anno del dolore", lasciando nel suo sposo un doloroso vivido ricordo che non si spegnerà mai più e che causerà alle future mogli - e specialmente in Ê¿Äʾisha bt. Speravano inoltre, accogliendo Maometto, di poter guadagnare la supremazia politica sulla Mecca, di cui invidiavano i proventi derivanti dai pellegrinaggi. Era un persistente mendicante, perciò, lâanno se- Redasse la Costituzione di Medina, una specie di alleanza tra le 8 tribù di Medina e gli immigrati musulmani. In seguito a questo patto Maometto incoraggiò i musulmani a raggiungere Medina: come accaduto per l'emigrazione in Abissinia, anche questa volta i Quraysh cercarono di bloccare l'esodo, fallendo. Con la morte di suo zio Abū Ṭālib, la leadership dei Banu Hashim passò a Abū Lahab, strenuo avversario di Maometto, che ritirò la protezione a lui offerta dal clan: per naturale conseguenza, chiunque avesse tentato di uccidere Maometto non si sarebbe più esposto alla vendetta del suo clan. Le cancellò di suo pugno e disse: 'Scrivi «Muḥammad figlio di ʿAbd Allāh» e redigi il trattato come te l'ho dettato'". Abī Umayya b. al-Mughīra al-Makhzūmiyya, Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, https://www.dizionario.org/d/index.php?pageurl=macometto, ¿Era novia Aisha a los seis años? [31] Dunque Maometto, come altri ḥanīf, cominciò a ritirarsi a cadenze regolari in una grotta sul monte Hira, vicino alla Mecca, per meditare. di A. Bausani, Il Corano, Firenze, Sansoni, 1961, p. Lo stesso anno, il 595, i due si sposarono. Questi, ferito gravemente da una freccia (tanto da morirne pochissimi giorni più tardi) e ovviamente pieno di rabbia e rancore, decise per una soluzione estrema, non frequente ma neppure del tutto inconsueta per l'epoca. Maometto non scrisse alcuna parte del Corano, dando questo incarico (sommariamente adempiuto, visto lo stato imperfetto dello standard scritto della lingua araba) a suoi segretari, che provvidero a trasferire il dettato orale su occasionali pergamene o altri supporti di fortuna, come pezzi di stoffa - per lo più lino, seta o bazz, una sorta di satin -, legno ovvero ossa larghe di animali, come le scapole, e altro ancora. L'intento fu realizzato come concordato il 2 marzo 629, con quello che viene ricordato come "Pellegrinaggio d'adempimento" (ʿumrat al-qaḍāʾ). Sia per la data di nascita, sia per quella di morte, non c'è tuttavia alcuna certezza e quanto riportato costituisce semplicemente il par⦠Nel 632, Maometto insegnò ai suoi seguaci il rito del pellegrinaggio annuale a La Mecca e, durante il sermone dell’Addio, raccomandò loro di non seguire alcune tradizioni pre-islamiche, dichiarando che non vi è alcuna differenza o superiorità tra arabi e non-arabi, o bianchi e neri. Turbato da un'esperienza così anomala, Maometto credette di essere stato soggiogato dai jinn e quindi impazzito (majnūn, "impazzito", significa letteralmente "catturato dai jinn") tanto che, scosso da violenti tremori, cadde preda di un intenso sentimento di terrore. 570 - 8 giugno 0632. Che non si trattasse comunque di una decisione da leggere in chiave esclusivamente anti-ebraica potrebbe dimostrarcelo il fatto che gli altri B. Qurayẓa che vivevano intorno a Medina,[47] e nel resto del Ḥijāz (circa 25.000 persone), non furono infastiditi dai musulmani, né allora, né in seguito. Al ritorno da Venezia il poeta contrae la malaria, poi la febbre fatale.. Maometto si recò allora a Ṭāʾif, in cerca di protezione, ma la sua contemporanea predicazione dell'Islam non fece altro che metterlo in un pericolo ancora maggiore. Nel 619, l'"anno del dolore", morirono tanto suo zio Abū Ṭālib, che gli aveva garantito affetto e protezione malgrado non si fosse convertito alla religione del nipote, quanto l'amata Khadīja. Dante Alighieri - non consapevole del profondo grado di diversità teologica della fede predicata da Maometto, per l'influenza su di lui esercitata dal suo Maestro Brunetto Latini, che riteneva Maometto un chierico cristiano di nome Pelagio, appartenente al casato romano dei Colonna[81] - lo cita nel canto XXVIII dell'Inferno tra i seminatori di scandalo e di scisma nella Divina Commedia assieme ad Ali ibn Abi Talib, suo cugino-genero, coerentemente con quanto da lui già scritto ai versetti 70-73 del canto VIII dell'Inferno: «...Maestro, già le sue meschite / là entro certe ne la valle cerno, / vermiglie come se di foco uscite / fossero...». Altrettanto importante fu l'affettuosa e presente sua zia Fāṭima bint Asad, che Maometto amava per il suo carattere dolce, tanto da mettere il suo nome a una delle proprie figlie e per la quale il futuro profeta pregò spesso dopo la sua morte. Nel 610 Maometto, affermando di operare in base a una rivelazione ricevuta, cominciò a predicare una religione monoteista basata sul culto esclusivo di un Dio, unico e indivisibile. Il motivo per cui Dante lo colloca tra i seminatori di discordie e non tra gli eresiarchi è probabilmente dovuto a una leggenda medievale che parla di Maometto come vescovo e cardinale cristiano, che poi avrebbe rinnegato la propria fede, deluso per non aver raggiunto il papato o per altra ragione e avrebbe creato una nuova religione «mescolando quella di Moisè con quella di Cristo». Due anni dopo Maometto morì a Medina, dopo aver compiuto il Pellegrinaggio detto anche il "Pellegrinaggio dell'Addio", senza indicare esplicitamente chi dovesse succedergli alla guida politica della Umma. [21][22] Alla Mecca - dove, alla morte della madre, fu portato dal suo primo tutore, il nonno paterno ʿAbd al-Muṭṭalib ibn Hāshim, e dove poi rimase anche col secondo suo tutore, lo zio paterno Abū Ṭālib - Maometto potrebbe forse aver avuto l'occasione di entrare in contatto presto con quei ḥanīf, che il Corano vuole fossero monoteisti che non si riferivano ad alcuna religione rivelata, come si può leggere nelle sure III:67 e II:135. Abu-HURAIRA. Maometto cominciò dunque a predicare la Rivelazione che gli trasmetteva Jibrīl, ma i convertiti nella sua città natale furono pochissimi per i numerosi anni che egli ancora trascorse alla Mecca. Il primo marito di Dhaba morì e la lasciò molto ricca; il suo secondo marito era impotente e lei divorziò; il terzo marito morì. Maometto (AFI: /maoˈmetto/[1][2]; in arabo أبو ﺍﻟﻘﺎﺳﻢ محمد بن عبد الله بن عبد ﺍﻟﻤﻄﻠﺐ ﺍﻟﻬﺎﺷﻤﻲ, Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muṭṭalib al-Hāshimī; La Mecca, 570 circa – Medina, 8 giugno 632) è stato il fondatore[3] e il profeta dell'Islam[4], «l'uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta»[5][6]. Nel 619 Maometto deve affrontare il lutto per la morte di Abu Talib, lo zio che per tanto tempo gli ha assicurato protezione e amore, pur non convertendosi alla sua religione; nello stesso anno viene a mancare anche la moglie Khadjia: dopo la sua morte, Maometto si sposa nuovamente con Aishna bt. Frasi di Maometto. ʿAlī e al-Ḥusayn b. Quando poi in Italia circa duecento anni dopo cadde il regno Longobardo, l'intero Alto Adige (sud Tirolo) e il Tirolo rimasero ai bavaresi in virtù di questa unione femminile; così per 1300 anni l'A.A. Da lì Maometto sorvolò la voragine infernale, assistendo alle punizioni inflitte ai dannati; e successivamente ascese ai Sette Cieli, incontrando a uno a uno Profeti che lo precedettero nell'annuncio di un identico messaggio salvifico per l'umanità, nell'ordine: Adamo, Giovanni Battista, Gesù, Giuseppe, Idris, Aronne, Mosè e Abramo. Anche qui alcuni gruppi iniziarono a convertirsi all’Islam, ed essi generalmente erano accettati dalla popolazione pagana. Nell'Arabia preislamica già esistevano comunità monoteistiche, comprese alcune di cristiani ed ebrei. In proposito si è anche espresso uno dei più apprezzati storici del primo Islam, Fred McGrew Donner, che afferma:[49], «dobbiamo... concludere che gli scontri con altri ebrei o gruppi di ebrei furono il risultato di particolari atteggiamenti o comportamenti politici di costoro, come, per esempio, il rifiuto di accettare la leadership o il rango di profeta di Muhammad. A 35 anni, fissò la Pietra Nera nel muro della Kaʿba. Con l'aumentare dei suoi seguaci, comunque, i clan che rappresentavano il potere locale si sentirono sempre più minacciate; in particolare i Quraysh, a cui pure Maometto apparteneva, poiché guardiani della Kaʿba e gestori del lucroso traffico riguardante le offerte agli idoli. A seguito dell'esodo musulmano, i Meccani requisirono tutte le loro proprietà nella città[41] Impoveriti e senza entrate, i musulmani avviarono necessariamente aperte ostilità armate contro Mecca, razziando le sue carovane. al-Nuʿmān (malata di lebbra) e ʿAmra bt. Wahb, figlia del sayyid del clan dei Banu Zuhra, anch'esso appartenente ai B. Quraysh. Raggiunsero incolumi Medina il 24 settembre 622. Maometto ebbe i seguenti figli (tutti premorti al padre, con l'eccezione di Fāṭima al-Zahrāʾ): Pur avendole sposate, non ebbe rapporti coniugali con Asmāʾ bt. Poi câè il sonno della tomba fino alla resurrezione finale, quando verranno pesate tutte le azioni. MAOMETTO II, detto Fātiḥ. Questi episodi non possono pertanto essere considerati prove di un'ostilità generalizzata nei confronti degli ebrei da parte del movimento dei Credenti, così come non si può concludere che Muhammad nutrisse un'ostilità generalizzata nei confronti dei Quraysh perché fece mettere a morte e punì alcuni suoi persecutori appartenenti a questa tribù. Ecco la verità su chi era Maometto. Il giudice ordinò alla signora Sabaditsch-Wolff di pagare una multa di 480 euro o di scontare una pena alternativa di 60 giorni di reclusione. Fu un poeta che "disonorò e offese" l'Islam: Huwayrith ibn Nafidh venne ucciso da Ali. È questo il motivo per cui nella basilica di San Petronio a Bologna, in un celebre affresco, Maometto fu raffigurato all'inferno, secondo la descrizione di Dante, con il ventre squarciato. Per eliminare il pericolo di rivalità, fece subito morire il fratellastro Aḥmed. Il Profeta la sposò dopo un ordine divino ricevuto dall'arcangelo Gabriele. Così il testo accettato del Corano poté diffondersi nel mondo a seguito delle prime conquiste che portarono gli eserciti di Medina in Africa, Asia ed Europa, rimanendo inalterato fino ad oggi, malgrado lo sciismo vi aggiunga un capitolo (Sūra) e alcuni brevi versetti (ayyāt). Quando, però, gli stessi ebrei si resero conto della confusione di Maometto in questioni bibliche, si burlarono di lui, inimicandoselo per sempre e producendo una scissione tra quello che evolverà come islam, da una parte, e lâebraismo e il cristianesimo, dallâaltra. [82] Secondo una tradizione diffusa tra i musulmani, il Negus di Abissinia - che ospitò gli esiliati musulmani quando Maometto era in vita - avrebbe attestato la sua fede in lui come profeta di Dio. L'influenza di tutti gli altri condottieri militari è infatti cessata dopo la loro morte, mentre Maometto ha ispirato guerra per 1400 anni e continua a farlo oggi. "» (trad. Essi furono perseguitati e torturati; perciò alcuni di loro emigrarono nell’impero etiopico. Nel 630, Maometto condusse una grande unità a La Mecca e dichiarò l’amnistia. Qāla lī ʿAlī (ʿalayhi al-salām): "Amha, Altri sostengono che questo passo del Corano è una metafora per indicare che ci sarà il giudizio di Dio dopo la morte, che l'uomo giudicato sappia o non sappia leggere e scrivere. Dopo la morte ogni essere umano viene richiamato brevemente in vita per ricevere il suo giudizio. Educazione dei giovani Muhammad era impegnato nonno Abd al-Muttalib, un patriarca rispettato, è diventato famoso per la sua saggezza e la pietà. Il racconto dell'Isrāʾ e quello del Miʿrāj (divulgato in traduzione nel mondo cristiano medievale come Libro della Scala, ossia "dell'ascesa [al cielo]"), partendo da alcuni passi del Corano, parla di un viaggio oltremondano di Maometto e presenta varie affinità con la cosmogonia e con altri aspetti della Divina Commedia dantesca, senza per questo poter parlare di imitazione per quanto riguarda l'alto livello poetico e il contenuto teologico prettamente cristiano del capolavoro dantesco. Secondo un costume diffuso nella Penisola Arabica del VII secolo, in cui l'età media (specie in ambiente non urbano) era di 35 anni circa, i contratti matrimoniali erano di conseguenza stipulati dai genitori degli sposi fin dall'età prepuberale. La fama di Maometto come commerciante «onesto, equo ed efficiente», che gli avevano valso il soprannome di al-Amīn (il Fidato), portarono Khadìja a offrirgli la guida e la gestione di un suo carico di mercanzie per la Siria e Yemen. e trad. / "Leggi il tuo rotolo! Quando, però, gli stessi ebrei si resero conto della confusione di Maometto in questioni bibliche, si burlarono di lui, inimicandoselo per sempre e producendo una scissione tra quello che evolverà come islam, da una parte, e l’ebraismo e il cristianesimo, dall’altra. (3) Leggi! I principali seguaci di Maometto furono giovani - figli o fratelli di mercanti - oppure persone in rotta con i loro clan di origine, insieme a stranieri la cui posizione nella società meccana era piuttosto fragile. Sumayya bint Khayyat, schiava del potente leader meccano Abu Jahl, è considerata la prima martire: venne uccisa dal suo padrone con un colpo di lancia nelle parti intime quando si rifiutò di abiurare l'Islam. Maometto chiese un panno e vi mise al centro la pietra, poi la trasportò insieme agli esponenti dei clan più importanti, ognuno dei quali reggeva un angolo del tessuto. - Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). Divenne un mercante, la sola carriera possibile per lui, in quanto orfano. Quando Hadrat Aisha superò i nove anni di vita matrimoniale, il Santo Profeta Maometto (pace e benedizioni di Allah su di lui) cadde preda di una malattia mortale. Questi discendenti avrebbero arricchito o inventato dettagli sullo scontro prendendo ispirazione dalla storia delle persecuzioni ebraiche in epoca romana. Preso dal panico fuggì a precipizio dalla caverna in direzione della propria abitazione e, nel girarsi, raccontò di aver visto Gabriele sovrastare con le sue ali immense[33] l'intero orizzonte, e lo sentì rivelargli di essere stato prescelto da Dio come suo Messaggero (rasūl). «Gloria a Colui che rapì di notte il Suo servo dal Tempio Santo al Tempio Ultimo, dai benedetti precinti, per mostrargli dei Nostri Segni. Lasciava nove vedove e una sola figlia in vita, Fatima, che andò in ⦠rimase legato alla Baviera e da Ottone in poi sotto i principi-vescovi imperatori germanici fino agli Asburgo (1918). In ambito islamico, per avvalorare l'attribuzione del testo coranico ad Allah, si cita a riprova di questa tesi anche la scarsa sensibilità poetica di Maometto, da lui stesso più volte sottolineata in vita,[62] facendo anche riferimento al fatto che il Corano in arabo è composto secondo le regole poetiche del sājʿ, una forma letteraria di prosa assonante frequentemente usata negli oracoli preislamici. Il nome Mḥmṭ compare invece nell'anonima Cronaca siriaca di Zuqnin, così chiamata dal monastero in cui fu redatta e conservata (Robert G. Hoyland, cit., p. 279, che ha trovato un preciso riferimento nel § 13 della Continuatio Byzantia Arabica, così detta in quanto costituiva una prosecuzione dell'opera di Giovanni di Biclar). - Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a Medina il lunedi 8 giugno 632. Maometto ripeté per ben due volte per intero il Corano nei suoi ultimi due anni di vita e molti musulmani lo memorizzarono per intero ma fu solo il terzo califfo ʿUthmān b.