L'anno successivo diventa il testo incipitario di Pianissimo (Firenze, Edizioni de "La Voce"), il secondo e il più importante libro di poesie di Camillo Sbarbaro (1888Sbarbaro ( -1967. Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d'ira o di speranza, e neppure di tedio. 71: A volte mentre vado solo al sole . Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d’una rassegnazione disperata. Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza ,non d’ira o di speranza, e neppure di tedio. Taci anima stanca di godere . Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d’una rassegnazione disperata. Nessuna voce tua odo se ascolto: 5 non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d’ira o di speranza, e neppure di tedio. Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d'una rassegnazione disperata. Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d’ira o di speranza, e neppure di tedio. 10 Non ci stupiremmo, non è vero, mia anima, se il cuore si fermasse, sospeso se ci fosse il fiato … Ammutolita giaci col corpo in una disperata indifferenza. Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all'uno e all'altro vai rassegnata). Camillo Sbarbaro, “Taci, anima stanca di godere…” [ Dal 22 luglio al 2 settembre 2012 Le parole e le cose osserverà una pausa estiva; la programmazione normale riprenderà il 3 settembre 2012. 87: Piccolo quando un canto dubriachi . Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena: 10 d’una rassegnazione disperata. Non ci stupiremmo, non è vero, mia anima, se il cuore Taci, anima stanca di godere* Taci, anima stanca di godere e di soffrire - all'uno, all'altro vai rassegnata - Ascolto e non mi giunge una tua voce. 91: Tra umidi guanciali non mi spenga . Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all’uno e all’altro 1 vai rassegnata). Noi non ci stupiremmo, Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all’uno e all’altro vai rassegnata). 1. Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d'ira o di speranza, e neppure di tedio. Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all’uno e all’altro vai rassegnata). Nessuna voce tua odo se ascolto: 5 non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d’ira o di speranza, e neppure di tedio 2. Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all’uno e all’altro vai rassegnata). 92: Io taspetto allo svolto dogni via . Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all’uno e all’altro vai rassegnata). Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d’una rassegnazione disperata. La poesia è incentrata su una varietà di temi, che vengono presentati dall’autore sotto forma di dialogo con la sua anima, il tu lirico del componimento. Non ci stupiremmo, non è vero, mia anima, se adesso Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all'uno e all'altro vai rassegnata). 89: Io che come un sonnambulo cammino . Non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d'ira o di rivolta e neppure di tedio. Taci, anima stanca di godere Taci, anima stanca di godere è tratto dalla raccolta Pianissimo” di Camillo Sbarbaro. Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d’una rassegnazione disperata. Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d'una rassegnazione disperata. Taci, anima stanca di godere viene pubblicata per la prima volta nel marzo del 1913 su "La Riviera Ligure" col titolo Pausa. … Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d’ira o di speranza, e neppure di tedio. 73: Taci anima mia Son questi i giorni .