Perdita d’aureola. Tutte le Recensioni e le novità Baudelaire descrive la figura dell’albatro, grande uccello marino, maestoso in volo, ma goffo sulla terra. A partire da quel momento Baudelaire dovrà chiedere soldi al curatore del suo patrimonio per qualsiasi spesa. Al termine del suo voyage ricolmo di delusioni e disperazione, decide di affidarsi totalmente alla morte. Intanto però Baudelaire continuava a fare uso di hashish e oppio e, inoltre, iniziò a soffrire di sifilide, malattia che lo portò alla morte. Così la morte si rivela come la possibilità più propria, incondizionata e insuperabile. Su, versaci il veleno perché ci riconforti! È la Morte che consola e la Morte che fa vivere. La gioventù del poeta non è semplice: il patrigno, il colonnello Aupick, è un uomo severo e Baudelaire prova presto risentimento verso questa figura estranea e autoritaria. Proprio all’esperienza del fuggire dalla realtà in modi estremi è dedicato "Paradisi artificiali", edito in quell’anno. Un desiderio rimosso di tale pace illusoria può essere alla base di tormentose idee ossessive. Quindi l’uomo è cosciente che tutto è possibile; tuttavia proprio quando tutto è possibile, è come se nulla fosse possibile: ogni possibilità favorevole all’uomo è annientata dall’infinito numero delle possibilità sfavorevoli. O la fine o un passaggio». Oltre che precursore della letteratura decadente, Baudelaire è anche considerato avanguardista anche per quanto riguarda il modernismo, da lui stesso definito così, nel modo di vedere e vivere società, arte, amore ed emotività. Quindi, la morte è il non-senso che dà un senso negando, al contempo, questo stesso senso. [5] Erich Auerbach, Les Fleurs du Mal di Baudelaire e il sublime, in Id., Da Montaigne a Proust: ricerche sulla storia della cultura francese, Garzanti, Milano 1973. Laureato in Filosofia alla Federico II di Napoli. In seguito alla morte del padre, la madre di Baudelaire sposa un rigido tenente colonnello che, a causa della sua freddezza e del perbenismo borghese che professa, sarà odiato dal figliastro. di un breve testo drammatico che mette in scena un dialogo tra due. La città nella sua accezione moderna si affaccia spesso e volentieri nei suoi versi, vissuta come incubo. Solo nella seducente ineluttabilità della fine, il poeta – assetato di verità e bellezza – ritrova la tregua, la possibilità d’estirpare l’inesausto e vitale desiderio di cambiamento. Au lecteur Poesia-prologo che ci introduce al "libro" e che mi fa pensare alla porta dell'inferno di Rodin (1880-1917) frutto di lavoro estenuante. Verso l’alto, a piene vele! Baudelaire tramanda un messaggio perturbante: non si specula sulla morte, si è la morte. Per Baudelaire l’uomo ha, da un lato, bisogno di spiritualità ed elevazione, di una purezza divina; dall’altro, però, vive sempre questa cupa attrazione per tutto ciò che riguarda il degrado, il male e il vizio. Essa non è affatto una tonalità emotiva di ‘depressione’, contingente, casuale, alla mercé dell’individuo; in quanto situazione emotiva fondamentale dell’esserci, essa costituisce l’apertura dell’esserci al suo esistere come esser-gettato per la propria fine». Pubblicata per la prima volta ne La Revue française nel 1859, L’albatro compare nella seconda edizione de I fiori del male, uscita nel 1861, nella sezione intitolata Spleen e ideale. Tanti filosofi, scrittori, religiosi e poeti hanno provato a descrivere il rapporto profondo ciò che unisce il vivere e il morire. La morte di Marat. Le operatrici dei CAV al fianco delle donne migranti, Cinque cattive intenzioni per il 2021: propositi per il Belpaese, Conte si gioca credibilità e futuro politico sul Dpcm di Natale, Al-Zawahiri di Al Qaeda è morto, il terrorismo islamista è ancora vivo, Il giornalismo italiano è infeltrito, e sarebbe ora di gettarlo via. L’uomo vive nella sua esistenza, ma non limita la propria esistenza nel tempo di vita. Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Sarà davvero l’anno zero degli Stati Uniti d’America? La poesia di Baudelaire è costruita sull’alternanza di contrastanti passioni che ora lo spingono verso l’ideale, ora lo fanno sprofondare nell’abisso del dolore e del tormento, il cosiddetto spleen , quell’opprimente noia che offusca l’anima e genera disgusto. La paralisi lo immobilizza e gli toglie la parola ma gli lascia il cevello lucido sino alla fine. (I Fiori del Male). Figlio di secondo matrimonio del padre funzionario al Senato, ormai 62enne, e della ventisettenne Caroline Archimbaut-Dufays. dal mondo dei libri nella tua casella email! Autrice del sito: Claudia Monticelli, La morte secondo Kierkegaard, Heidegger e Baudelaire, Anche l’inquinamento acustico peggiora le nostre vite (e di parecchio), Nuova Zelanda: settore pubblico a emissioni zero entro il 2025, Il rapporto tra uomo e natura e i cinque vizi capitalisti, Perché è fondamentale comunicare la crisi climatica nel modo giusto, UE, Italia: un’altra procedura di infrazione per la scarsa qualità dell’aria, Raccontare le donne nell’era digitale: intervista a Giulia Del Rosso. Autore di un unico ma fondamentale libro di poesie, “Les fleurs du Mal”.La sua grande originalità non fu interamente compresa dai suoi contemporanei, ma esercitò un’influenza notevolissima nel secolo successivo. La verità, però, è che proprio la lussuriosa sensualità in cui il poeta si rifugiava per rimediare al male era, essa stessa, un motivo di ancor più grave tormento spirituale per il poeta. Charles Baudelaire: 10 curiosità che (forse) non sai su di lui, Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Oltre che poeta, Baudelaire nella sua vita è stato anche scrittore, critico d’arte e letterario, filosofo e giornalista, aforista, saggista e anche traduttore. La Morte consola, la Morte, ahimè, fa vivere… Lei scopo della vita, lei speranza Unica, elisir che tonifica e inebria e ci dà forza d’arrivare a sera; lei che attraverso il gelo, la neve, la tempesta fa vibrare di luce l’orizzonte tenebroso; lei locanda famosa di cui parlano i libri, … L’opus magnum di Baudelaire furono la raccolta “I fiori del male” (Les Fleurs du Mal) (1855, prima edizione con solo 18 poesie): il titolo di quest’opera riassume a pieno l’idea di bellezza propria del poeta francese.Il male, come il bene, ha i suoi fiori, le sue bellezze. A gara bruciando gli estremi ardori, saranno i nostri cuori due grandi fiaccole, speranza che ci esalta e che ci inebria, come elisir, donandoci il coraggio. Le voci sulla vita dissennata e la reputazione di scavezzacollo che Baudelaire si guadagna presto, però, non tardano ad arrivare alle orecchie del patrigno che, per tutta risposta, obbliga Baudelaire a salire a bordo del Paquebot des Mers du Sud, nave diretta nelle Indie. Del rapporto con la mamma, infatti, rimangono le intense testimonianze epistolari, in cui lo si vede sempre nella costante richiesta di amore e aiuto da parte della madre. La morte è la possibilità della pura e semplice impossibilità dell’esserci. La donna è fatalmente suggestiva, vive una vita tutta diversa dalla sua propria, vive spiritualmente nelle fantasie che suscita e feconda.” La donna cantata da Baudeaire, nel bene o nel male, condiziona l’atteggiamento dell’uomo, come un ambiguo angelo custode che si cela dietro ogni nostra manifestazione esistenziale: è lei che scuote la nostra coscienza e ci spinge all’azione, alla conquista o … Vediamo qui la lista delle maggiori opere di Baudelarie, che si mescolano tra loro in un continuo evolvere e mutare dei generi, dalla poesia alla critica d’arte e letteraria, dall’articolo di costume fino alla prosa e alla saggistica: Buona parte del pensiero e della relativa poetica di Baudelaire hanno come cardine la modernità, dalla quale era al contempo spaventato e attratto. ~~~~~ XCIX LA MORTE DEI POVERI . A. Böcklin – L’Isola dei Morti (Wikipedia) La presenza della morte infonde … che trema all’orizzonte nostro oscuro, in mezzo alla tempesta, fra la neve. Perdita d’aureola è la più famosa delle poesie in prosa scritte dal poeta. Conoscendo tante persone diverse e stando a contatto col mondo, è proprio in questo momento che Baudelaire sviluppa la sua intensa passione per l’esotismo, la stessa che trapelerà in maniera prepotente dalle pagine della sua più celebre opera, “I Fiori del male”. 1867- 31 Agosto. Ma in Baudelaire, come in Leopardi, alla suggestione del vago e dell’indefinito (e all’astrazione platonica, ad essa legata, della forma pura, dell’«alta imago», dell’incorruttibile eidolon come contraltare all’orrore ‒ tanto in Baudelaire quanto nel Leopardi sepolcrale ‒ della sofferenza, della morte e del disfacimento che non risparmiano la Bellezza pura e fragile: «or fango / Ed ossa sei: la vista / … Nel mentre, Baudelaire conduce una vita dissennata e molto dispendiosa nella bella Parigi, arrivando a sperperare metà del patrimonio lasciatogli dal padre in pochissimo tempo. Direttore editoriale: Emanuele Tanzilli
In seguito alla morte del padre, la madre di Baudelaire sposa un rigido tenente colonnello che, a causa della sua freddezza e del perbenismo borghese che professa, sarà odiato dal figliastro. Charles Baudelaire nasce a Parigi il 9 aprile 1821 nel Quartiere Latino. Baudelaire è persuaso che la natura non fornisca alcun ammaestramento e nessun esempio utile: «La natura non insegna nulla, o quasi nulla, in altre parole, che essa costringe l’uomo a dormire, a bere, a mangiare e a proteggersi, nei modi che può, contro gli effetti ostili dell’atmosfera». La donna e il suo sesso, dunque, insieme all’eros e alla promiscuità, esprimono in Baudelaire un insieme di sentimenti contrastanti che fanno della morte e della sofferenza il loro doppio. Solo all’ombra della morte, infatti, la breve luce della vita è in grado di ridestarci e d’irradiare la realtà che ci circonda, così da aprirci allo stupore per il fatto che qualcosa esista. del verso. L’uomo vive nella sua esistenza, ma non limita la propria esistenza nel tempo di vita. Secondo Heidegger la morte è la possibilità più propria e autentica dell’esserci [Dasein]; poiché ogni esser-ci è progettato alla morte, ciò è la possibilità più propria dell’esserci ma è anche la sua possibilità più autentica. Morte di Baudelaire. La poesia di Baudelaire si colloca a metà tra Romanticismo e Decadentismo ed è una lucidissima esperienza della crisi profonda di valori della contemporaneità. C’è sconcerto in merito all’opera, che fa da subito parlare di sé, più nel senso di uno scandalo che suscita morbosa curiosità che di un trionfo letterario. Dunque, la morte è per Baudelaire l’occasione suprema per raggiungere tale locus amoenus. Con il passare degli anni Jeanne starà molto vicina a Charles anche quando, con la vecchiaia, il poeta sarà colpito da paralisi. LA MORT DES AMANTS Nous aurons des lits pleins d'odeurs légerès, Des divans profonds comme des tombeaux, Et d'étranges fleurs sur des étagères. L’esperienza del poeta è segnata da una forte antinomia, quella perpetua contraddizione tra Cielo e Inferno. - Aragno, Torino. Esponente chiave del simbolismo, è anche un grande innovatore del genere lirico e anticipatore del decadentismo. La morte si riduce a due possibilità: totale dissoluzione o transito verso altrove. Ci tedia questa terra, o Morte! Via Arenaccia, 211 - 80141 Napoli
Qui di seguito presento una raccolta delle poesie più belle e famose di Charles Baudelaire, tratte da I […] Quindi, la morte può essere un elisir che può curare dall’insensatezza della vita. e la brina; è l’ottima locanda Quell’amore che Baudelaire pensa non essere mai ricambiato, quantomeno rispetto all’intensità della sua necessità dell’affetto materno come figlio. Il male risulta però più attraente e più accattivante. L’angoscia è la condizione naturale dell’uomo, è libertà finita e così si identifica con il sentimento della possibilità, ovvero con ciò che non è ma potrebbe essere. Ecloses pour nous sous des cieux plus beaux. Per un approfondimento sul filosofo tedesco e la sua opera rimando al contributo Max Stirner – L’unico e la sua proprietà. Charles Baudelaire è sicuramente uno dei più importanti poeti del XIX secolo e non solo. Baudelaire è noto per l’infelicità e il disagio esistenziale che accompagnano la sua vita, sentimenti di cui le sue opere sono int… Preoccupata per questo, la mamma - sotto consiglio del patrigno - assume un curatore a cui affidare il compito di gestire con maggior oculatezza il resto dell’eredità del figlio. Morirò. Tra eros e morte. Il rapporto è solido e dura a lungo e Baudelaire ne trae linfa vitale; Jeanne non è solo amante, ma anche musa ispiratrice delle sue opere non solo in senso erotico e passionale ma anche per quanto riguarda quell’impronta intensamente umana che traspare dalle poesie di Baudelaire. Baudelaire – Poesie famose. «La morte è per l’esserci la possibilità di non-poter-più-esserci. Bell’articolo! Intanto Baudelaire è molto depresso, sconvolto nella mente, e nel 1861 tenta il suicidio. Tale anticipazione della fine può mostrare la natura di essere progettati-per-la-morte e quindi essere-per-la-morte. Nel 1842 Baudelaire conosce il grande poeta Gerard de Nerval ed è in questi anni che si avvicina a Gautier, affezzionandosi a lui in maniera quasi morbosa. I marinai si divertono a vederlo così umiliato, privato della sua forza e della sua eleganza. Baudelaire è noto per l’infelicità e il disagio esistenziale che accompagnano la sua vita, sentimenti di cui le sue opere sono intrise, e che trovano una grossa fonte proprio a partire dai rapporti dolorosi con la famiglia e, in primo luogo, con la madre. La personalità di Baudelaire è quella ribelle e impulsiva di un uomo assetato di umanità, ma da essa respinto. Nonostante tutto, la speranza è la linfa vitale della vita stessa. Discendere l’ignoto nel trovarvi nel fondo, infine, il nuovo». Questa poesia moderna si muove così verso un deciso sperimentalismo, col poeta che assume una posizione che è possibile definire eccentrica rispetto al mondo sociale. Baudelaire crea un distacco rispetto alla poesia com’è stata fino a lui: dopo questo poeta, la poesia diventa nuovi linguaggi, nuove idee e musicalità nuova, indaga nel profondo e serve per conoscere la realtà o, comunque, rappresentarla da punti di vista sorprendenti. Ma la causa non è meno nel suo occhio che nell’abisso; perché deve guardarvi. È l’assenza di senso a dare senso alla vita. Stato di diritto e circuito democratico alla prova della pandemia, Sulla scuola Azzolina bacchetta il Governo: non pensiamo ai cenoni, Il caos in Calabria è meglio di una calma apparente, Brexit atto finale: Gran Bretagna ed Europa si lasciano con rancore, Trump, Biden, l’America violenta e una difficile transizione, Nuovo Congresso USA: tra la “sisterhood” progressista, BLM e QAnon, Perù, che cosa è successo? Le cento poesie raccolte ne “I Fiori del male” vengono pubblicate nel 1857 presso l’editore Poulet-Malassis. Che poi non è altro preludio della morte stessa. La morte spesso è fantasticata come recupero della condizione di quiete e beatitudine che precedette la vita. E la morte, in particolare, viene invocata ora come distensione e sollievo, ora come disfacimento fisico. Avremo letti pieni di leggeri odori, divani profondi come tombe, fiori strani sulle mensole aperti per noi sotto i più bei cieli. Figlio di secondo matrimonio del padre funzionario al Senato, ormai 62enne, e della ventisettenne Caroline Archimbaut-Dufays. Il suo modo di vivere la vita, irregolare e fuori dagli schemi, è stato per lui l’antidoto alla noia causata da un mondo troppo ordinario e volgare. Scrive in Aut–Aut: «L’angoscia si può paragonare alla vertigine. La fine è la dimensione esistenziale dell’uomo e ne evidenzia la sua inconsistenza e la sua abissale disperazione. Adoro Marx, Nietzsche, Beethoven, Stravinskij, John Bonham, i Black Sabbath, i Pantera, i Tool e i Kyuss. francese Charles Baudelaire negli anni Sessanta dell’Ottocento. Di seguito il testo di Corrispondenze. 8 Profumi freschi come la pelle d’un bambino, vellutati come l’oboe e verdi com… Questo è il «vivere-per-la-morte» heideggeriano. Detesto i moderati, i fanatici, gli spocchiosi self-made man, i tuttologi, Calcutta, i Thegiornalisti e Achille Lauro. Per vivere, Charles si vede costretto a collaborare con una serie di riviste e di giornali scrivendo articoli e saggi, poi raccolti in due opere postume, "L’Arte romantica" e "Curiosità estetiche". Ciò costituisce un problema clinico spesso non facile da risolvere. L’uomo deve essere quindi cosciente del naufragio totale della vita. Il poète maudit scruta in essa la meta d’un’ultima esaltante avventura verso l’ignoto, una liberazione dalla immobilità degradata della condizione umana. Si tratta. Appena adolescente, comincia a frequentare i quartieri di Parigi che più pullulano di artisti squattrinati e, ben presto, l’anima bohèmienne di Baudelaire viene fuori. Nella sua dimensione simbolica s’annida la promessa del recupero d’un «paradiso perduto» che concede la possibilità di sopportare l’esistenza materiale. Baudelaire, con la sua poetica e il suo pensiero, è sempre stato un ribelle in conflitto col mondo che lo circonda, con la mediocrità della società a lui contemporanea e coi sogni di progresso tanto cari alla società borghese di cui fa parte. Dunque la libertà dell’uomo stesso è condizionata dalle circostanze, cioè dalla possibilità di ciò che può accadere, dalla possibilità di agire in un mondo in cui nessuno può sapere cos’accadrà. […] L’angoscia non dev’essere confusa con la paura davanti al decesso. Secondo Kierkegaard è solo di fronte alla morte che si fa esperienza di Dio, che si vive sia l’eternità sia la finitudine, che si ha facoltà di operare la scelta, ossia di aderire al divino. Dopo soli dieci mesi sulla nave, Charles interrompe il viaggio per tornare a Parigi dove, diventato maggiorenne, può entrare in possesso dell’eredità paterna e vivere liberamente per un po’ di tempo. La risposta a questo capolavoro assoluto da parte del pubblico è immediata. Mandiamo in galera chi diffonde fake news sulla pandemia per crimini contro l’umanità. Baudelaire tramanda un messaggio perturbante: non si specula sulla morte, si è la morte. Verrà a rianimare, fedele e gioioso, gli specchi offuscati e le fiamme morte. Tanto distanti quanto facenti parte di una stessa regola che ordina tutto il nostro universo. La morte è immaginata, in questi versi, come il riemergere di una vita “notturna”, in cui prendono forma tutte quelle immagini persecutorie che compaiono ai primordi della nostra esistenza; immagini che (finché c’è) la vita adulta e vigile mette in ombra. Chi era Charles Baudelaire? Studio, scrivo articoli per LP e per Intersezionale, bevo sovente per godere dell'oblio, suono la batteria. In questo periodo, egli conosce altri mondi, culture diverse e molto lontane dalla decadenza mondana e culturale che l’Europa stava sperimentando in quel periodo storico. Sù l’ancora! Acquista Pensare e cantare la morte: Baudelaire, Valéry, Rilke. Il pensiero anticipatorio della fine può svelare l’autenticità. Leaving violence. E la morte non avrà più dominio. La settimana dei tre presidenti, Etiopia, infuria la guerra del Tigray: non c’è Nobel per la pace che tenga, Consolidate memorie e nuove ricorrenze dell’anno domini 2021. Baudelaire: vita, opere e poetica, Il visconte dimezzato: riassunto, divisione in sequenze e analisi del romanzo di Italo Calvino, I romanzi minori di Jane Austen: Lady Susan, I Watson e Sanditon. Se nero come inchiostro è il mare e il cielo sono colmi di raggi i nostri cuori, e tu lo sai! La sua opera di maggior rilievo, “I fiori del male”, è considerata uno dei grandi classici della letteratura francese in tutto il mondo. È l’infinità delle possibilità che rende insuperabile l’angoscia e ne fa la condizione fondamentale dell’uomo nel mondo. Oggi il mondo delle lettere ricorda Charles Baudelaire, uno dei più importanti poeti dell’Ottocento. Da sentimenti di contrasto come questo nascono, per esempio, i poemi raccolti nel volume postumo “Le spleen de Paris”. Il poète maudit Charles Baudelaire scrive in questa lettera indirizzata alla madre dell’amoroso rancore nei suoi confronti. La morte degli amanti – Charles Baudelaire. La deiezione nasce da un senso di colpa iniziale dell’uomo dovuto alla sua condizione di spaesamento nel mondo, a un incalzante senso di dispersione. La morte che reca in sé il germe della speranza in quanto compendio dell’esistenza stessa. Perché la maggioranza litiga per la riforma del MES? E la morte non avrà più dominio. La Natura è un tempio dove incerte parole mormorano pilastri che sono vivi, una foresta di simboli che l’uomo attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari. «O Morte, vecchio capitano, è tempo! Usant à l'envi leurs chaleurs dernières Nos deux coeurs seront deux vastes flambeaux, Qui réfléchiront leurs doubles lumières Dans nos deux esprits, ces miroirs… La vita e la morte sono due concetti complementari, ma strettamente legati tra loro. Charles Baudelaire La morte degli amanti. La perdita. Con lei il poeta intrattiene un’appassionata, intensa e duratura relazione d’amore, contrariamente a ciò che accadeva ai poeti a quei tempi. Charles Baudelaire.Amore/Disamore; Avremo letti pieni di profumi leggeri, divani profondi come tombe, e sulle mensole fiori strani, dischiusi per noi sotto cieli più belli. Viene sepolto nella tomba di famiglia accanto al patrigno, nel cimitero di Montparnasse (Parigi). 4 Come echi che a lungo e da lontano tendono a un’unità profonda e buia grande come le tenebre o la luce i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi. Alla base della poesia di Baudelaire c’è quindi lo spleen, che lui definisce come uno stato di cupa noia, depressione e disgusto per il mondo in cui egli vive e, in particolare, per l’alta borghesia della grande metropoli moderna. 1866- Baudelaire è colpito da paralisi: si manifestano i primi sintomi di afasia. I 10 libri dei buoni propositi per salutare il 2020: a ognuno il suo! I nostri cuori saranno due gran fiaccole nello sprazzo a gara degli ultimi ardori: come rifletteranno i loro doppi splendori negli specchi gemelli delle nostre anime! Baudelaire è malato e cerca in alcol, hashish e oppio il sollievo ai dolori dovuti alla sua patologia. Il vissuto dell’uomo autentico, invece, intraprende decisioni in funzione della propria coscienza e del proprio esserci, e si differenzia dal vissuto inautentico dell’uomo anonimo che è caratterizzato dal ripetere un sì passivante a tutto [Das Man]. Baudelaire è stato sepolto, con la madre e l’odiato patrigno, nel cimitero di Montparnasse. La Morte (poemi CXXI-CXXVI) concepisce soltanto un’unica speranza al di là della realtà, è l’ultima illusione per fuggire dal male di vivere. Dio e la fede come unica via d’uscita, indispensabile per superare l’impasse angosciante: scegliendo Dio, si entra in una condizione in cui non si desidera altro che l’onnipotente, eliminando così ogni possibilità di sofferenza. In tal modo l’individuo può effettivamente giungere nel tempo dove il finito comprende l’infinito: evento, questo, che la ragione non potrà mai comprendere. Proprio per via delle chiacchiere e del pettegolezzo che circonda l’opera, “I Fiori del male” viene processato per immoralità e l’editore si vede costretto a escludere sei delle poesie presenti nella raccolta. Si crea, così, un paradosso: l’angoscia di dissolversi nel nulla si fonde con l’aspirazione di ricongiungersi col tutto, a quella vita spesso oppressa dal desiderio indomabile; ciò è il tentativo di superare gli angusti limiti dell’esistenza individuale, ricongiungendosi pienamente alla libertà del bohème. Nel 1867, però, a soli 44 anni, un ictus porrà fine all’esistenza del grande autore. Nel 1848 Baudelaire partecipa ai moti rivoluzionari nella città di Parigi. Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi, Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare; Dove un fiore spuntò non potrà un fiore Mai più sfidare i colpi della pioggia; Ma benché matti e morti stecchiti, … Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 50 del 05/10/2015
Vediamo insieme vita, opere e poetica di uno dei più celebri autori del panorama letterario francese. Secondo il filosofo danese la possibilità è la categoria essenziale dell’esistenza, infatti l’uomo nella sua intrinseca transitorietà sa di poter scegliere, sa d’avere di fronte a sé la possibilità assoluta, ma è proprio l’indeterminatezza di tale situazione a farlo sprofondare nell’angoscia. Kierkegaard pone al centro della propria indagine filosofica il singolo, la sua esistenza concreta e il suo navigare in un mare d’incertezze e inquietudini. Manipolazione e controllo: su chi ricadrà tutto questo? Così l’angoscia è la vertigine della libertà». - RELLA, Franco. Pensare una tale ambivalenza – molto probabilmente – irriducibile è compito della filosofia. La presenza della morte infonde paradossalmente un senso all’esistenza stessa. Titolo V della Costituzione: la sanità deve tornare in mano allo Stato? La Covid-19 ha cambiato le abitudini degli italiani anche in ufficio, Soul: il nuovo film d’animazione Disney Pixar, Diabolik il film, l’ambiziosa promessa dei Manetti Bros, Romanzo del ‘900: alla scoperta de “Il peccato” di Giovanni Boine, ‘Nomi, Libri, Città’ riparte con ‘Tre luci dal buio’, il romanzo di Gerardo Gallo, La Tombola Vajassa : la scostumata tombola napoletana, William Shakespeare, «Il racconto d’inverno»: la tragicommedia e il tempo, Il Teatro San Carlo entra nelle case anche a Natale: biglietto a 1 euro, Il meglio dello Sport nel 2020, tra record e successi, Paolo Rossi, “el hombre del partido” che fece piangere il Brasile, La morte di Papa Bouba Diop e quella maledetta SLA, Non ci sarà mai un altro Diego Armando Maradona. Le opere e la vita di Baudelaire hanno influenzato molti altri dopo di lui, a partire dai cosiddetti poeti maledetti (Rimbaud, Verlaine, Mallarmé) fino a toccare anche gli scapigliati italiani o Marcel Proust. La scelta del filosofo danese è, dunque, la scelta della fede. (Essere e Tempo). E tanto brucia nel cervello il suo fuoco, che vogliamo tuffarci nell’abisso, Inferno o Cielo, cosa importa? Marat assassinato è un dipinto a olio su tela di Jacques-Louis David, realizzato nel 1793 e conservato nel museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles.L’artista con questa opera consegna il rivoluzionario ai posteri come un martire che per tenere fede ai propri ideali, ha scelto di sacrificare la propria vita. Charles Baudelaire, è ritenuto l’iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia di tutti i tempi e paesi. Attraverso la tempesta e la neve e …