Ne derivano comportamenti di tipo regressivo, ansioso, depressivo e aggressivo. Quando si parla di comunicazione in campo sanitario non si parla di qualcosa che ha a che vedere con la gentilezza, il bon ton, ma ha che vedere con la professionalità profonda degli operatori sanitari, con il senso sociale e l’efficacia di cura del loro lavoro. La comunicazione tra infermiere e paziente è un argomento di cui, paradossalmente, è facile parlare ma che risulta molto difficile da mettere in pratica. Senza una di queste componenti la nostra comunicazione risulterebbe poco comprensibile, non pienamente recepibile dal destinatario. Un’ “intervista” amichevole e confidenziale ti permetterà di acquisire maggiori informazioni sulla storia clinica del paziente e lo farà s… Questo sito consente l'invio di cookie di terze parti, per inviarti messaggi in linea con i tuoi interessi. La comunicazione empatica in oncologia: un fattore importante. Grazie all’aiuto da parte della nostra esperta Laura Micol Bertagna, Psicologa e docente in “comunicazione come dinamica delle relazioni interpersonali e sociale”, abbiamo analizzato e individuato 5 punti fondamentali che possono aiutare una buona comunicazione con il paziente. Infermieri, ricominciare da zero alle Canarie: la storia... Prevenzione infezioni sito chirurgico, corso Fad gratuito, Dolore cronico, 2 Ecm con un Fad di due ore gratis, Torino, concorso infermieri 4 posti a tempo indeterminato, Prevenzione rischio biologico da puntura accidentale, 7 ecm, Infirmiers.com, le site de la communauté infirmier infirmière, Studenti, infermieri, specializzazioni, liberi professionisti, Consigli, risorse, testimonianze, concorsi. Nel saper fare e nel saper essere dell’infermiere sono compresi i seguenti concetti: Ascoltare: il paziente deve trovare un ambiente accogliente, deve potersi esprimere con calma. Ekman Paul, professore di psicologia al Dipartimento di Psichiatria dell’Università della California ha elaborato uno studio delle espressioni facciali, arrivando a scoprire che esistono delle micro-espressioni che rivelano il “nostro non detto”. 1 ABSTRACT Questo studio presenta il programma formativo, proposto dal terapista occupazionale, con lo scopo di educare l’operatore sanitario alla comunicazione con il paziente affetto da Alzheimer, utilizzando le strategie e le tecniche conversazionali proprie dell’Approccio Conversazionale di … È necessaria per una buona comunicazione e per la predisposizione all’ascolto; empatia: l’infermiere deve addentrarsi nella vita del suo paziente, percepire i suoi sentimenti e restare obiettivo per poterlo aiutare a risolvere i suoi problemi. La comunicazione è uno strumento consapevole attraverso cui gli operatori sanitari cercano l'empatia con l'assistito. Ci sono poi gesti che si modificano con l’evolversi dell’età dell’uomo. con questi arriva al paziente l’O2 ben umidificato, le secrezioni risultano sufficientemente fluide da poter essere aspirate facilmente e non si formano tappi di muco. Igiene del paziente: quali consigli per gli Operatori Socio Sanitari? Tenete presente che non vi vede e neppure vi conosce. Man mano, termini astratti diventano concreti e il viso diventa un insieme di simboli che, messi in relazione tra loro, formano un vero e proprio linguaggio. se diciamo “Va bene, non è colpa tua” mentre il tono della voce e l’espressione del viso indicano che non va affatto bene, il paziente percepirà il disappunto come messaggio principale). Come usare la lettura, la scrittura e le immagini o simboli: Relazionarsi con l’utenza significa relazionarsi anche con il contesto sociale, culturale e soprattutto familiare in cui la stessa è inserita. La dedizione con cui medici e infermieri fanno il loro lavoro è encomiabile, sono portatori innati di benessere e soprattutto di savoir faire. L'aiuto dei pazienti/utenti con deambulazione difficoltose è una delle attività con cui l'operatore socio sanitario si deve confrontare spesso. Il volto umano è capace di produrre un maggior numero di movimenti, circa 43 muscoli contribuiscono a produrre una gamma di 10000 espressioni. Il lavoro che ci troviamo a svolgere in reparto è organizzato al minuto e quindi un interruzione non giustificata comporta un rallentamento con conseguente affrettamento di tutto il lavoro successivo. Comunicare non è mai troppo semplice, ma alcune condizioni ci aiutano, altre lo rendono più difficile per esempio: l’ambiente Per favore fateci sapere tutti i modi in cui vorreste rimanere in contatto. Spesso, la semplice osservazione della situazione emotiva del soggetto può essere un valido indizio per capire come comportarsi. Il personale del sistema sanitario è eccezionale. Non esiste un semplice elenco di cose da mettere in pratica ma l’OSS dovrà ricorrere a tutta la sua esperienza e alle sue conoscenze pregresse. L’ambito sanitario è uno di quelli in cui la relazione tra il malato e l’infermiere si presenta come una relazione d’aiuto: l’aiutante è chiamato ad essere esperto nell’offrire risorse, l’aiutato si trova in stato di bisogno e si rivolge alla struttura sanitaria per ricevere ausilio. #4 L’Oss e il paziente con Alzheimer. Il fluire della comunicazione tra l’infermiere e l’assistito può essere minato da problemi di varia natura. I tipi di malati che possono manifestare i più alti livelli di stress e sintomi d’ansia e depressione sono: L’operatore/ausiliario sanitario, comprendendo le difficoltà di adattamento in un ambiente sanitario, può fornire un aiuto al paziente utilizzando alcune strategie: L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, di comprendere appieno lo stato d’animo altrui, è una capacità innata che fa parte dell’esperienza umana indispensabile per un operatore socio sanitario o un ausiliario socio assistenziale. Oggi tutto ciò non basta. In fondo gli occhi sono una delle parti più comunicative del nostro corpo e, ad esempio, infinite volte abbiamo sentito dire espressioni comuni come: “guardami negli occhi quando ti parlo”, “dimmelo guardandomi negli occhi”. Riuscire a comprenderne lo stato e capire come interagire è fondamentale ai fini di un’efficace comunicazione. Sarà utile quindi interessarsi a loro fin dai primi istanti del ricovero, aiutarli ad esprimersi, tollerarli nei loro comportamenti disturbanti (spesso frutto di paure o patologie), informarli con serenità, e se possibile, rispettare certe abitudini, esigenze o caratteristiche peculiari della loro vita quotidiana. Aggiornato il 15.06.16, La comunicazione in ambito sanitario è fondamentale per instaurare una buona relazione terapeutica. I soggetti colpiti da malattia sono travolti da una forte corrente emotiva che può portare timori per la propria incolumità fisica, perdita di interessi, irritabilità, dipendenza e bisogno di rassicurazione da parte degli altri. la comunicazione con il paziente psichiatrico il rapporto con il malato puÒ generare ansia e paura e per tale motivo spesso l’operatore si trova ad assumere un ruolo rigido volto a ridurre in modo non sempre adeguato lo stress della relazione. Il linguaggio del corpo ha una propria grammatica, pertanto va letto e interpretato rispettando tutta una sintassi composta da parole, frasi e punteggiatura. Proseguendo la navigazione l'utente presterà il consenso all'usi dei cookie. LA COMUNICAZIONE La relazione è di primaria importanza per la vita di una persona, non di meno per un malato geriatrico, il facilitare l’interazione con gli altri individui diventa quindi parte del processo di cura. Smart working: Voucher a fondo perduto per aziende lombarde, OSS tra le figure professionali più richieste 2020-2021. degenti in osservazione e in attesa di diagnosi; degenti con malattie neoplastiche o infettive; degenti che soffrivano già prima del ricovero di stati ansiosi e/o depressivi; rassicurare e calmare il paziente nei momenti di timore; far sfogare liberamente le sue emozioni ed i suoi sentimenti attraverso il racconto; favorire la sua identificazione con persone che hanno già superato un’esperienza analoga; aiutarlo ad elaborare progetti per il futuro, con lo scopo di prevenire qualsiasi tendenza a ritirarsi e a rinchiudersi eccessivamente in se stesso; fornirgli informazioni adeguate e chiare sul suo stato di salute e su quanto viene fatto in struttura per lui; l’anziano vede accentuarsi la sua situazione di dipendenza e concentra l’attenzione sul corpo e i suoi disturbi; nella sua mente la malattia e il senso della propria inutilità coincidono; il ricovero in ospedale o in una struttura residenziale acutizza tali sensazioni, riattivando nel malato un vissuto di emarginazione e di inutilità che induce alla depressione o ad atteggiamenti aggressivi o diffidenti verso chi lo assiste. Occhi naso e bocca sono i ricettori attraverso i quali un individuo si relaziona con il mondo. Tenendo in considerazione che il 45% della comunicazione avviene sotto il punto di vista verbale e aspetto vocale, il restante 55% è composto dai movimenti del corpo. La relazione con il paziente e la sua famiglia 10 - 17 giugno 2006 ... comunicazione, poter esprimere le emozioni..) • Bisogno di autostima (sentirsi apprezzati, ... curanti di non comunicare con il malato ed il malato tace per non pesare su di essi; clima di solitudine. La comunicazione (dal latino “communicare”, “mettere in comune”) è oggi un aspetto molto dibattuto; tanti ne discutono e tanti altri se ne occupano. Leggi di più Close, Pubblicato il 09.06.16 Le novità e curiosità. Movimentazione del paziente plegico: 1: Martedì, 30 Marzo 2010: Assistenza al paziente durante il pasto: 1: Martedì, 02 Marzo 2010: assistenza paziente con difficoltà respiratorie: 1: Venerdì, 25 Maggio 2012: Gestire un paziente cardiopatico. Ecco come richiederlo. 4. Il primo passo per migliorare la comunicazione con il paziente sordo è sicuramente la dimostrazione di interesse, da parte dell’infermiere, nel cercare il sistema di comunicazione più efficace, che potrebbe far diminuire l’ansia del paziente nei contesti sanitari. Un approccio unico e specifico riguarda i malati che soffrono di demenza. Via Monte Golico, 6Tel: 0332288316Apri in Google maps. In Italia l'INPS stima che ci siano 380.000 persone cieche e che preferiscono essere chiamate così piuttosto che 'non vedenti' . Inoltre, l’operatore sanitario deve essere il più possibile consapevole dei messaggi che egli stesso invia a livello non verbale: è su questi ultimi, assai più che su quelli verbali, che si gioca la relazione con il paziente. Gli occhi hanno un significato. La relazione operatore-paziente è un aspetto fondamentale di questo profilo professionale. In altri termini dovremmo provare a far sì che sulla rassegnazione-depressione prevalga ancora l’interesse nel vivere. Ma con una mentalità aperta e l'aiuto di questo articolo, ti renderai conto che i non vedenti sono persone proprio come noi! La comunicazione non verbale esprime quei sentimenti e quelle emozioni che proviamo nella vita quotidiana che non sempre raggiungono il livello della coscienza. Target Services Solutions s.r.l. Molto si sa delle sue componenti e dei disturbi ad essa connessi, tuttavia esistono ancora molte zone d’ombra, soprattutto riguardo alla consapevolezza della sua specificità nella professione infermieristica. Molti aspetti si nascondono nella comunicazione non verbale. Come Aiutare una Persona Cieca. Alle caratteristiche della persona si deve associare necessariamente la conoscenza delle tecniche di comunicazione. L’anziano percepisce questa squalifica e disconferma del sé e reagisce chiudendo maggiormente il proprio respiro comunicativo. Non c’è da stupirsi che anche nell’uomo la comunicazione non verbale sia presente e ricca di modalità espressive, volte a comunicare le emozioni e i sentimenti che gli altri ci suscitano. Con la registrazione, gratuita, si ottiene l'accesso a tutti i servizi presenti e futuri. Anche il silenzio è una forma di comunicazione non verbale e alla luce di ciò l’infermiere dovrà analizzarne il significato in base al contesto e al soggetto che ha di fronte. Un antico detto popolare afferma che gli occhi sono lo specchio dell’anima. È importante ricordare che non è un trattamento risolutivo ma solo sostitutivo della funzione filtrante del rene, quindi la funzione metabolica (metabolismo del farmaci) e quella endocrina (produzione di eritropoietina che stimola il midollo a produrre GR) vengono perse. Le abilità relazionali richieste alla figura dell'OSS sono tutt'altro che secondarie rispetto alle conoscenze igienico-sanitarie. Il ricovero presso una casa di cura o struttura sanitaria in generale è un avvenimento stressante che comporta un cambiamento notevole per lo stile di vita. Tra questi i più caratteristici sono sintomi psichici (ansia, depressione, ideazione delirante, allucinazioni), irritabilità o vera aggressività (più spesso solo verbale, raramente fisica), insonnia, apatia, tendenza a comportamenti ripetitivi, riduzione dell’appetito e modificazioni del comportamento tra cui la disinibizione sessuale. L’infermiere può capire cosa può fare un occhio e cosa ci comunica. Gli operatori sanitari, oltre ad essere in relazione con l’utente, devono gestire i rapporti anche con i membri della famiglia o, nella peggiore delle ipotesi, non gestirli per un completo disinteressamento dei familiari nei confronti dell’utente. La comunicazione para-verbale consiste nell’utilizzo della voce: timbro, tono, pause e volume. Nella relazione infermiere paziente i fattori su cui puntare sono l’ascolto e il tempo, nell’articolo scopriamo come farlo.. Relazione Infermiere Paziente: l’ascolto e il tempo nella comunicazione con l’assistito. Come afferma Paul Watzlawick, uno dei padri della moderna comunicazione, comunicare diversamente significa cambiare la realtà. Il diabete mellito sta dilagando nel mondo, leggi gli approfondimenti e le ultime notizie sul diabete. La comunicazione non verbale non è specifica dell’uomo, addirittura alcune forme di comunicazione presentano grande somiglianza tra l’uomo e altre specie di mammiferi. Contenuti in esclusiva, approfondimenti e aggiornamenti sulle principali notizie. Solo il 35% di tutta la comunicazione umana fa capo alle parole, tutto il resto, viceversa, è non verbale. Si può affermare che essa esprima la parte più vera di ciascuno di noi nel rapporto sociale. Operatore socio sanitario (2) Appunto di sociologia sull'oss: chi è, gli obiettivi, le competenze, le modalità d’intervento, i principi e i valori, i rischi e gli strumenti. Poiché la comunicazione svolge un ruolo prioritario nel processo di assistenza al paziente, la relazione che si instaura con l’assistito rappresenta per il professionista sanitario un aspetto cruciale. Le strutture sanitarie provocano ansia e paura; ciò non è dovuto solo alla distanza/separazione della famiglia e dalle abitudini quotidiane ma anche alla struttura e organizzazione di quest’ultima. Gli anziani dopo essersi ammalati spesso non hanno questa speranza o fiducia nella ripresa di una vita serena. Ringraziamo la Dottoressa Bertagna per il suo prezioso sostegno nell’affrontare queste tematiche. Un esempio è costituito dal mentire: il bambino che dice una bugia copre la bocca con le mani; nell’adolescente il gesto cambia e la mano sfiora la bocca con le dita; nell’adulto il gesto diventa più evoluto e raffinato e il mentire corrisponde allo sfioramento del naso. «Il problema della comunicazione tra infermiere e paziente anziano con problemi sensoriali e lutilizzo della Lingua dei Segni.» Dott. Quotidiano - Registrato al tribunale di Rimini n.4 del 12/09/13. Che cosa può fare e deve fare l'operatore socio sanitario per accogliere il malato o l'utente nella maniera giusta? Regione Lombardia mette a disposizione un voucher a fondo perduto rivolto alle aziende che vogliono usufruire dei servizi smart working. Conoscere la giusta comunicazione con il paziente e sapere come interagire con loro sono delle skills indispensabili per un Operatore Socio Sanitario (OSS) o Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) che necessitano della giusta preparazione e di una conoscenza sempre aggiornata. La comunicazione si divide in verbale e non verbale. L’Operatore Socio Sanitario (OSS) si conferma ancora uno dei lavori più richiesti per assunzioni. Interagire con un non vedente può essere un po' frustrante, all'inizio. Lo sguardo è un messaggio importante; guardare l’altro negli occhi significa desiderio di rapporto mentre, al contrario, fuggire lo sguardo può indicare disagio, desiderio di evitare un rapporto. Molte le opportunità di qualifica e inserimento immediato. La comunicazione dà alla persona un senso di sicurezza rinforzando la sua percezione di non essere sola e di avere qualcuno che l’ascolti. 3) usa una comunicazione non verbale non minacciosa. La comunicazione avviene attraverso tre canali: Quando si parla di comunicazione verbale, ci si riferisce a quel tipo di comunicazione che utilizza il canale della “parola parlata”. Durante la vita lavorativa l’oss si confronta con diverse tipologie di persone e quindi con altrettanti possibili stati di ansia; per questo è importante saper comunicare. Spesso, le espressioni del viso, i gesti, il contatto visivo, la postura e il tono della voce “parlano” al e del paziente con grande intensità. Per ulteriori informazioni o per negare il consenso, all'installazione di tutti o di alcuni cookie, si veda l'informativa sui cookie.Proseguendo la navigazione l'utente presterà il consenso all'usi dei cookie. Questo può essere molto utile, ma può anche portare a malintesi, in particolare quando il significato delle nostre parole non corrisponde a quello del linguaggio non-verbale (per es. di Carla Gatto E’ importante che gli operatori assumano un atteggiamento empatico, confortante e disponibile che li rassicuri. Lo studio della comunicazione non verbale e del corpo può essere di grande aiuto per individuare molti aspetti del carattere e della personalità di un soggetto. Nella natura specifica del nursing c’è qualcosa di più della mera somma degli interventi tecnici che gli infermieri possono attuare. Ecco come non sbagliare e non creare infezioni e lesioni della cute. Più una persona perde il controllo, meno ascolterà le tue parole e più reagirà alla tua comunicazione non verbale. La comunicazione non verbale è legata alle emozioni, nasce dall’incontro faccia a faccia con i propri simili, il quale suscita emozioni diverse: paura, aggressività, ecc. Riaffermare: l’infermiere comunica al paziente che lo sta ascoltando, mentre il paziente ha la possibilità di ripetere il messaggio ed eventualmente chiarirlo. La comunicazione che sia verbale o non verbale, ha grande rilevanza nella gestione di un paziente in stato di … Una comunicazione inadeguata, d’altro canto, può provocare frustrazione, collera, depressione e senso di isolamento. Ci prendiamo cura di chi si prende cura. Appare chiaro quanto la comunicazione in ambito sanitario rivesta un ruolo fondamentale e quanto gli infermieri abbiano la possibilità di rappresentare fattori di cambiamento importanti e di stabilire dei precedenti per una buona comunicazione, una buona relazione. Ai sintomi che riguardano le funzioni cognitive si accompagnano quasi sempre alterazioni della personalità e del comportamento che possono essere comunque di entità piuttosto varia nel singolo paziente. Per queste ragioni è importante che l’infermiere sappia cogliere la comunicazione non verbale. Hildegarde Peplau, infermiera, descriveva l’assistenza come un processo interpersonale terapeutico che ha il compito di concorrere alla salute della collettività e dei singoli. Non sei iscritto ? L'approfondimento sul tema wound-care. L’operatore deve saper osservare, comprendere, comunicare, valutare i vari vissuti, ma soprattutto non dovrebbe mai giudicare. Una buona assistenza, mirata a favorire il benessere e l'autonomia dell'altro, non può infatti realizzarsi se non all'interno di una relazione costruita con competenza, motivazione e con un atteggiamento di accettazione empatica dei bisogni del paziente. TSS utilizzerà le informazioni fornite in questo modulo per essere in contatto con voi e per fornire aggiornamenti. Negli anziani, invece, è percepita come una condizione intrinseca alla propria vita quotidiana, quasi una parte di sè, per questo più sofferta, più ansiogena; mentre nei giovani la morte è un “Futuro” lontano, negli anziani abbiamo ciò che si dice teatralmente “Colloquio con la morte”, ossia un pensiero frequente, spesso profondamente vissuto, della propria fine che è “Presente” e non si può tanto dimenticare o allontanare nel tempo; i giovani, nello stato di male, vivono in funzione del “dopo ricovero”, con la fiducia nel ritorno ai loro interessi (amici, famiglia, lavoro etc…). Da ciò il rassegnarsi, il lasciarsi andare anche dal punto di vista organico, invece di collaborare o reagire per superare lo stato di crisi; gli anziani, proprio perché generalmente più deboli e con minor  capacità di recupero, vivono con più difficoltà le situazioni che richiedono nuovi adattamenti. Parlargli con chiarezza e molto lentamente (ma non in modo infantile); Usare parole e frasi molto brevi, semplici e concrete (evitare metafore o detti); Accompagnare il linguaggio verbale con una gestualità coerente; Cercare di adottare un approccio positivo; Sedersi di fronte al malato, alla stessa altezza (mai posizioni di chiusura o predominanza) e cercare di incoraggiarlo a parlare; Cercare di cogliere l’emozione che esprime; Evitare di sottolineare inutilmente gli errori; Cercare di dargli aiuto e adattare il proprio stile di linguaggio; Assicurarsi che la comunicazione non sia ostacolata da problemi fisici; Stargli vicino tramite contatto fisico: tenere la mano o mano sulla spalla sempre in atteggiamento rispettoso, ad una distanza ravvicinata ma sociale; Controllare regolarmente se il paziente è ancora in grado di leggere e di capire un messaggio scritto; Lasciare foglietti promemoria (con un solo messaggio per foglietto) o un immagine per aiutare il ricordo; Usare simboli che non siano troppo astratti e associare simboli, immagini e fotografie per facilitare la comprensione di un messaggio scritto; se il paziente non è più in grado di leggere utilizzare simboli e fotografie. Scopriamoli insieme! Il linguaggio non verbale può aiutarci a capire quello che il malato ci vuol dire anche oltre le parole. Importante è che nel rapporto tra infermiere e paziente siano presenti alcuni elementi, quali: fiducia: l’infermiere si deve impegnare a costruire un rapporto basato su questo sentimento, indispensabile per il benessere del paziente. Il volto rappresenta l’area del corpo più importante sul piano espressivo e comunicativo: costituisce il canale privilegiato capace di esprimere emozioni e stati della mente. Nell'ambito della comunicazione medico-paziente, il processo di comunicazione si è evoluto contemporaneamente ai cambiamenti culturali degli ultimi decenni. Per far ciò è necessario che l’infermiere senta che il proprio lavoro non sia solo una “miscela di tecniche da applicare al soggetto malato”, ma un mix di abilità tecnico scientifiche, adottate per garantire la prestazione assistenziale, e di capacità relazionali che aiutino la persona a seguire il suo percorso di cura. La raccolta settimanale delle notizie scelte per te. Zena Vanacore ... di comunicazione 13% Talvolta non accettano la presenza GHOO¶ interprete 1 % Quali sono stati i pregiudizi riscontrati maggiormente in risosta alla quinta domanda . Ma cosa deve fare e cosa deve controllare l'operatore durante l'assistenza alla persona? Esempi di mezzi di comunicazione digitali sono: il fax, il compact disc, l'orologio a cristalli liquidi (in cui l'indicazione dell'ora e delle sue frazioni è visualizzata con scatti di cifre). Noi parliamo con i nostri organi, ma conversiamo con tutto il nostro corpo. Comprendere la situazione psicologica di chi sente avanzare l’età è spesso segnata da sentimenti di frustrazione (cambiamenti in famiglia, cessazione del lavoro, riduzione degli interessi). Queste difficoltà soprattutto nell'anziano si manifestano con velocità rallentata, riduzione della fluidità e della sincronia dei movimenti. Pegaso Università Telematica, ti offre la possibilità di ampliare il tuo bagaglio formativo a condizioni vantaggiose, per te e per i tuoi familiari. Le situazioni che mettono in crisi il      loro equilibrio precario, tra cui il ricovero in ambienti ignoti. Il messaggio inviato dall’infermiere capace di ascoltare è importante, poiché valorizza la centralità della persona che gli sta di fronte, del suo problema e la disponibilità nei suoi confronti. Chi in particolare è molto emotivo ha bisogno di un tempo maggiore perchè il livello dell’ansia diminuisca a livelli accettabili. Tale comunicazione è parte integrante del nostro modo di relazionarci con gli altri. Ringraziamenti 1.L’OPERATORE SOCIO SANITARIO L’Operatore Socio Sanitario aiuta a soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario; favorisce il benessere e l’autonomia dell’utente. Una buona assistenza, mirata a favorire il benessere e l´autonomia dell´altro, non può infatti realizzarsi se non all´interno di una relazione costruita con competenza, motivazione e con un atteggiamento di accettazione empatica dei bisogni del paziente. E’ di estrema importanza tener conto del suo vissuto psicologico-affettivo e le possibili ripercussioni che questi comportano nel decorso della malattia e nella collaborazione al processo di cura. Copyright © 2016-2019 / Made with. L’infermiere, non limitandosi ad eseguire interventi tecnici, nel prendersi cura del malato svolge una funzione terapeutica e supportiva attraverso il dialogo, con lo scopo di stabilire un’interazione efficace e personalizzata volta al soddisfacimento dei bisogni, al recupero dell’autonomia e all’adattamento allo stress che ogni malattia o forma di disagio porta con sé. L'infermiere aiuta e sostiene l’assistito nelle scelte, fornendo informazioni di natura assistenziale in relazione ai progetti diagnostico-terapeutici e adeguando la comunicazione alla sua capacità di comprendere. Per questo conoscere come comunicare con il paziente e apprendere le dinamiche delle relazioni interpersonali è diventato essenziale. Servono per interagire al meglio con i pazienti e per mantenerli attivi da un punto di vista razionale, permettendo di esprimere i propri bisogni la dove non siano più in grado di esprimerli verbalmente (soprattutto in soggetti afasici per demenza, per danno neurologico, o per soggetti con disabilità sensoriale). Tale speranza si ripercuote fondamentalmente e positivamente nel vissuto di sofferenza. QUIZ 1 - Simulazione Concorso per Operatore Socio Sanitario - Proponiamo un quiz di 30 domande per la preparazione ai concori per OPERATORI SOCIO SANITARI La comunicazione con il paziente affetto da demenza 6. Perché il linguaggio sia fruibile devono essere funzionanti tutti i meccanismi psicologici, cognitivi e neurofisiologici che rendono possibile il processo di formazione e d’ascolto della parola. Di fatto la nostra pupilla, senza che ce ne rendiamo conto, si restringe e si dilata in base all’accettazione dello stimolo che stiamo osservando. Si può con “Yes I Start up”! Questo e molto altro viene approfondito e affrontato con esperti del settore durante i percorsi di formazione in ambito sanitario, nello specifico nei corsi OSS e ASA. La comunicazione non verbale esprime stati emotivi che possono essere sconosciuti al paziente stesso. Conoscere la giusta comunicazione con il paziente e sapere come interagire con loro sono delle skills indispensabili per un Operatore Socio Sanitario (OSS) o Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) che necessitano della giusta preparazione e di una conoscenza sempre aggiornata. Con il termine “demenza” si indica una malattia che comporta la compromissione delle funzioni cognitive (quali la memoria, il ragionamento, il linguaggio, la capacità di orientarsi, di svolgere compiti motori complessi), tale da pregiudicare la possibilità di una vita autonoma. La comunicazione verbale implica la partecipazione dei meccanismi fisiologici e cognitivi necessari per la produzione e la ricezione del linguaggio. Possiamo comunicare tanto attraverso un semplice sguardo o un sorriso, come pure coi gesti. Differenze nella reazione alla malattia tra gli anziani e i “giovani” (adulti o bambini) : Considerati tutti questi fattori si evidenzia come per l’anziano il momento del ricovero necessiti di un’accoglienza adeguata e di rassicurazioni . non è un problema esagerano sempre, dicono di stare male, in realtà non hanno nulla : B : cercando di utilizzare la comunicazione non verbale per capire cosa sta succedendo : C : non è necessario comunicare, ma in silenzio eseguire la valutazione e portare il paziente in ospedale : D Tutti questi aspetti sono di fondamentale importanza per ricoprire il ruolo di operatore sanitario (operatore socio sanitario o ausiliario socio assistenziale).