Si formarono, fra VI e VII secolo, i regni di Austrasia, Neustria e Borgogna, governati da esponenti della dinastia merovingia. Iniziava così la cosiddetta lotta per le investiture. Ecco Matteo Salvini (Lega): “Mi fa schifo, è roba da Medioevo” e “Il Medioevo lo lasciamo ad altri. Il regno visigoto, che all'epoca occupava la penisola e parte della odierna Francia meridionale, fu nel giro di pochi mesi travolto dagli invasori musulmani. L’Europa subì alcuni cambiamenti di segno opposto a quelli che l’avevano caratterizzata tra X e XIII secolo, quando la popolazione era cresciuta, erano nati villaggi e città, si coltivavano nuove terre. Il potere della dinastia si rinsaldò con la leggendaria vittoria di Carlo Martello alla battaglia di Poitiers del 732 (o 733) sui musulmani di al-Andalus, evento considerato dalla storiografia tradizionale come il freno all'avanzata musulmana in Europa. Nonostante il ruolo distruttivo che spesso i popoli invasori svolsero nelle terre invase, quasi tutti i nuovi regni furono a loro volta estremamente vulnerabili e in qualche caso anche molto piccoli. Alcuni dei eventi più importanti del Medioevo erano la caduta dell'Impero Romano, la battaglia di Hastings o la Magna Carta, tra gli altri. Carlo Magno intraprese dal 774 un'espansione sistematica che avrebbe unificato buona parte dell'Europa occidentale nell'Impero carolingio, controllando l'attuale Francia, l'Italia settentrionale e la Germania occidentale. Cruciale in questa organizzazione fu la struttura feudale che, se da un lato permetteva una certa stabilità grazie all'organizzazione continentale del sistema, non fu mai sufficientemente forte da togliere completamente autonomia alle realtà locali, che così poterono gestire la transizione tra l'uniformità dell'Impero romano e la nascita degli stati nazionali. L'Impero Bizantino lasciò un'importante eredità culturale, testimoniata non soltanto dalle vestigia degli edifici bizantini giunti fino a noi, o dai frutti dell'arte bizantina (soprattutto sacra), ma anche dalla forte impronta culturale-religiosa lasciata ad alcuni popoli slavi e non (vedi i Bulgari) dell'Est europeo, come il mito della Terza Roma. L'indagine artistica era strettamente connessa con quella scientifica, come dimostrano gli studi sulla prospettiva e sul calcolo di Leon Battista Alberti e Filippo Brunelleschi. Gli ideali monastici si diffusero dall'Egitto all'Europa occidentale fra V e VI secolo grazie alla letteratura agiografica, come la Vita di Antonio scritta dal vescovo Atanasio di Alessandria. Questo cambiamento fu reso possibile grazie all'incapacità dei sovrani tedeschi di mantenere l'ordine nell'Italia del nord e grazie alla poca difficoltà che i Signori incontravano per essere riconosciuti come autorità legittima. La guerra dei cent'anni fu un conflitto tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia che durò, non continuativamente, 116 anni - dal 1337 al 1453 - e che si concluse con l'espulsione degli inglesi da tutti i territori continentali, fatta eccezione per la cittadina di Calais. In Inghilterra la conquista normanna portò alla nascita di un regno governato da una dinastia francofona. Verso la fine del V secolo Clodoveo si convertì al cristianesimo romano, riconoscendo l'autorità del papato. In Inghilterra si ebbe una dura rivolta cristiano-popolare nel 1381, capeggiata da Wat Tyler e John Ball, che si ribellarono al duro regime fiscale imposto dal re a causa della lunga guerra contro la Francia. In campo giornalistico, i titoli che confermano l’ipocondria in salsa pseudo-medievale sono decine ogni giorno. Antropologia del linguaggio. Carlo fu ucciso nel 1477, e nel 1482 il ducato di Borgogna passò al regno di Francia. 3 Il soggetto studente e le insidie del nostro linguaggio. Dal punto di vista dell'organizzazione sociale, politica ed economica, un fenomeno tipico del Medioevo fu il feudalesimo (sviluppatosi in forme diverse in base al contesto ed al periodo storico), il sistema curtense, la diffusione ovunque dei castelli (in seguito al X secolo) e la nascita della classe dei cavalieri. Jacques Le Goff ha proposto di sostituire l'idea del Medioevo "corto" (quello che va dal V al XV secolo) con un "Medioevo lungo" (dal III al XIX secolo), arguendo che l'elemento centrale dell'età di mezzo fu il feudalesimo e che questo scomparve solo con la società industriale.[6]. Amalfi, Gaeta[47][48][49] e, in seguito, anche Venezia, godevano di una fiorente economia e di un'autonomia politica considerevole già dall'Alto Medioevo. Il discorso cambia per quanto riguarda il centro-sud, dove erano presenti lo Stato della Chiesa, il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia. A questo quadro si aggiungevano le scorrerie navali dei Saraceni, che riguardavano prevalentemente il Mediterraneo. In particolare le città italiane riuscirono ad avere il primato nel settore manifatturiero e in particolare nel commercio. Nell'843, con il trattato di Verdun, Lotario dovette scendere a patti: mantenne la corona imperiale ma si limitò a governare la Francia Media, comprendente la fascia di territorio centrale chiamata Lotaringia e l'Italia. Inoltre molte merci arrivavano via mare alla penisola arabica tramite il Golfo Persico, grazie ai venti periodici dei monsoni. Merci orientali e occidentali, nordiche e mediterranee circolavano velocemente via mare e via terre, e assieme a esse si spostavano gli uomini e i capitali. Dopo la conquista del Sultanato di Granada da parte degli spagnoli, che pose fine al dominio arabo su territori europei, Colombo ottenne l'appoggio alla spedizione dai sovrani che gli concessero i titoli di ammiraglio, di viceré e di governatore delle terre che avesse scoperto. Il possesso del costosissimo equipaggiamento militare e il prestigio crescente dei cavalieri portò a una progressiva identificazione tra cavaliere e nobile. Una delle caratteristiche essenziali dell'epoca medievale è la predominanza del latino, lingua di religione, di cultura e di amministrazione. Pur senza abbandonare l'uso barbarico di una corte itinerante, Carlo scelse dal 794 una residenza privilegiata, Aquisgrana, sede del palazzo reale. In tal modo i Franchi evitarono contrasti con la locale aristocrazia gallo-romana e ottennero l'appoggio dei vescovi. Dopo la morte di Giustiniano la situazione dell'impero, schiacciato dalle avanzate di Avari e Slavi da una parte e Sasanidi dall'altra, si complicò. Mentre la pars occidentis dell'Impero collassava travolta dalle invasioni barbariche, l'Impero romano d'Oriente, noto come Impero Bizantino (denominazione apparsa successivamente alla Caduta di Costantinopoli, per rimarcarne la distinzione con l'Impero romano classico), sopravvisse. La tendenza generale del tempo, riscontrabile in tutta la società, era però una crisi dei cosiddetti poteri universali (il papato stesso e l'Impero): ormai tra essi e i cittadini si erano definitivamente interposte le monarchie nazionali, che volevano ormai controllare anche gli ecclesiastici. «Siamo come nani sulle spalle dei giganti, sì che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non per l'acutezza della nostra vista, ma perché sostenuti e portati in alto dalla statura dei giganti». Alla dinastia dei Severi (193-235) successe un periodo durato cinquant'anni di anarchia militare, denominato crisi del III secolo dove si assistette a una sempre più chiara tendenza di dominio dell'esercito nel processo di scelta e acclamazione dell'imperatore. Immagine: Rappresentazione di una lezione universitaria verso il 1350, Crediti immagine: Laurentius de Voltolina, Public domain, via Wikimedia Commons, © Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Alla morte di Federico II, suo figlio Manfredi divenne reggente sul trono di Sicilia. La politica di oggi alle prese con barbari e crociati, Einaudi, Torino, 2011. Questo termine fu usato in senso di periodo storico per la prima volta nell'opera Historiarum ab inclinatione romanorum imperii decades, dell'umanista Flavio Biondo, scritta verso il 1450 e pubblicata nel 1483. Tra XI e XII secolo si diffuse lo stile "romanico" (termine coniato solo nel XIX secolo), caratterizzato da una ritrovata monumentalità e da una maggiore complessità negli edifici. e infine le pietre preziose; da Cina e Giappone arrivavano stoffe preziose e suppellettili in porcellana; altre derrate di minor pregio, ma scambiate in maggiori quantità, erano il riso, lo zucchero di canna e i cereali, le quali viaggiavano di solito per mare. I signori locali, sia laici che ecclesiastici, cominciarono a erigere castelli (dal latino castrum, fortezza) per proteggere i propri possedimenti e a organizzare una difesa indipendente, dando inizio al fenomeno dell'incastellamento. Come avveniva la comunicazione nel Medioevo. Sarebbe caratterizzato dalla piena e completa fioritura del sistema dei Comuni medievali e dalla lotta fra i due poteri universali, Impero e Papato.[1]. I Bizantini riuscirono a riconquistare le province dell'Africa Settentrionale e parte della Spagna dai Vandali, e, al termine della guerra greco-gotica combattuta contro gli Ostrogoti, l'intera Italia, stabilendo una supremazia in ambito mediterraneo. Sin dall'alto Medioevo la chiesa esercitava un controllo non solo religioso, ma anche politico ed economico sul territorio. Le varie branche della famiglia merovingia si resero spesso protagoniste di conflitti interni, mentre il potere dei Merovingi si affievoliva a favore dei cosiddetti maestri di palazzo, che presero il potere de facto durante il VII secolo. [14] Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia; nel corso dei secoli, tuttavia, i sovrani estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo progressivamente un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno.[15]. La crisi di questa corrente filosofica, nel XIV secolo, con autori come Duns Scoto e soprattutto Guglielmo di Ockham, fu segnata da un crollo di fiducia nella ragione e da un conseguente crescente fideismo, portando quindi alla fine del pensiero medievale e alla nascita del pensiero moderno. Già con il figlio di Carlo Magno, Ludovico il Pio, la debolezza del potere centrale aveva innescato una deriva dell'Impero carolingio della quale approfittarono le aristocrazie per esercitare il potere in maniera sempre più libera e arbitraria. «Allora il mondo si scosse la polvere dalle sue vecchie vesti e la terra si ricoprì di un candido manto di chiese». La contesa tra le due famiglie si concluse nel 1081 con l'ascesa al trono del generale Alessio I Comneno. [51] A Venezia e a Genova, in particolare, si svilupparono traffici di grande portata, grazie a una rete finanziaria, produttiva e commerciale che seppe instaurare in un vero e proprio impero economico. Sebbene vi fossero stati cambiamenti sostanziali nella società e nelle strutture politiche, la rottura con l'antichità classica non fu completa: l'Impero Bizantino si considerava diretto successore dell'Antica Roma e il diritto romano era ancora la base legislativa fondamentale, ordinata nel Corpus Iuris Civilis; in Occidente, poi, la maggior parte dei nuovi regni utilizzava le istituzioni romane ancora esistenti. Carlo il Calvo morì nell'877 con l'impero carolingio ormai in dissoluzione. A partire dal Trecento infatti la distinzione tra Popolo e nobili divenne sempre meno rintracciabile, per la fusione dei due ceti, nascendo così un "Popolo Grasso", di cittadini abbienti e potenti, contrapposto al "Popolo Magro", un ceto medio di attività soprattutto artigianali. Il Medioevo ha dedicato una parte importante della sua riflessione alle arti del linguaggio, che hanno costituito le basi del suo sistema d'insegnamento (trivium: grammatica, logica, dialettica). Queste conquiste vennero promosse dal re portoghese Enrico il Navigatore, che aveva riunito nel sud del Portogallo un vero e proprio centro studi con cartografi, geografi e astronomi. Grandi porzioni di terra furono abbandonate e lasciate incolte, mentre, a causa del declino del numero di lavoratori, i salari aumentavano progressivamente. Fumagalli Beonio-Brocchieri - Nota bibliografica – Parte I. In Francia nel 987 Ugo Capeto, conte di Parigi, riuscì a prendere il potere fondando la dinastia che da lui prese il nome di capetingia. Nacquero le prime banche in senso moderno (in grado di far fruttare i capitali) e le prime forme di assicurazione. Dal XII secolo alcune città italiane avevano ricevuto l'autorizzazione imperiale di battere il "denaro", la moneta argentea carolingia, che però tendeva a svalutarsi col tempo. Nel novembre del 1215 Innocenzo III convocò il IV concilio lateranense, in cui venne definitivamente dichiarata la superiorità della Chiesa rispetto a qualunque altro potere secolare, quale unica depositaria della Grazia e esclusiva mediatrice tra Dio e gli uomini. A metà del XII secolo una équipe di dotti guidati da Pietro il Venerabile, abate di Cluny tradusse il Corano; verso il 1187 iniziò a circolare Aristotele. La conseguenza principale del fenomeno dell'incastellamento fu il rafforzamento dei poteri locali, che garantivano un controllo più efficace del territorio e dei suoi abitanti. di Sandrino Marra La Campania nel suo insieme storico dal medioevo all’epoca moderna, ha visto il passaggio di … Il trattato fu ratificato dai principali Stati regionali. Una soluzione al problema sembrò il ricorso a un nuovo strumento, il conciliarismo, cioè la convocazione di un'assemblea di vescovi frequente, indispensabile per la scelta di questioni teologiche e disciplinari più importanti e addirittura superiore alla volontà del singolo pontefice nei casi più decisi. La pressione demografica, la commercializzazione e l’uso delle monete favorirono anche il processo di frazionamento dei mansi e la ristrutturazione delle grandi tenute fondiarie, anche se si smembrarono solo i patrimoni che coprivano spazi molto estesi, sovraregionali, e le grandi proprietà si orientarono verso i centri urbani dominanti sul territorio, poiché in essi si concentrava la domanda dei surplus agrari. Già alla morte di Clodoveo il regno dei Franchi si spaccò. Intanto la presenza del denaro modificava anche la mobilità sociale, allargando ad esempio il divario tra contadini agiati e meno agiati, anche se va sottolineato che tale presenza interessò solo le realtà contadine a contatto con il mondo urbano, dove in effetti la moneta e gli scambi erano determinanti per la qualità della vita. Dal XIII secolo le crociate cominciarono a essere dirette contro altri cristiani, come la crociata albigese e la quarta crociata contro Costantinopoli. Alcuni storici indicano come suo avvio la morte dell'imperatore romano Teodosio (395), l'ultimo a governare l'impero unito; altri indicano invece la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476) Tradizionalmente, il Medioevo si conclude con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo (1492), evento che sancisce l’inizio dell'Età moderna. Fino al XIII secolo l'Asia "profonda", ovvero tutto ciò che stava al di là del Vicino e di gran parte del Medio Oriente, fu per l'Europa un oggetto sconosciuto, trattato solo nelle leggende geografiche, nonostante i numerosi e secolari traffici di lungo raggio che da India, Cina e persino Giappone facevano giungere in Europa merci preziose e ricercatissime. Questi ultimi due regni divennero, nel XV secolo, due vice-reami sotto gli Aragonesi. Tale interpretazione risulta, in certi filoni della cultura progressista odierna, tuttora dominante, con il "Medioevo" associato a un'era di decadenza e assenza di libertà[3]. Il consolidamento della signoria di banno contribuì alla delimitazione di precisi confini territoriali entro cui tutti gli abitanti erano sottomessi al potere del dominus loci, che si assumeva il compito di difendere militarmente il territorio. Reti medievali, risorse per gli studiosi del medioevo, Università di Firenze, su storia.unifi.it. Alcune di queste tribù "barbare" rifiutavano la cultura romana, mentre altri la ammiravano e aspiravano a emularla. La religiosità medievale fu contraddistinta anche dalla fondazione di una fitta rete di monasteri, dalla nascita degli ordini mendicanti, dalla loro predicazione e dalla fondazione dei loro conventi. Non potendo aumentare la quantità di moneta circolante, dato che esistevano solo monete metalliche e la disponibilità di metallo (oro, argento) era sostanzialmente costante, […] Andava nascendo un nuovo approccio allo studio, quello della logica, che offriva un metodo innovativo con in quale affrontare lo scibile: invece di commentare letteralmente le Sacre Scritture si andava alla ricerca dei criteri per poter comprendere, al di là della fede, quello che era giusto e quello che non lo era. Il progresso nella società si accompagnò anche a un rinnovamento artistico e a un rinnovato slancio architettonico verso edifici di grandi dimensioni, soprattutto edifici religiosi: era infatti dall'epoca romana che in Europa occidentale non si costruivano opere monumentali su larga scala e diffusamente. Il regno dei Franchi e l'impero carolingio, La riforma gregoriana e i nuovi movimenti religiosi, Le crociate e il Mediterraneo bassomedievale, La cattività avignonese e il grande scisma d'Occidente, I contatti tra Asia ed Europa nel Medioevo, e le nuove fondazioni seguivano un andamento casuale, Nella sua più ampia accezione geografica (, Arte in Italia: guida ai luoghi ed alle opere dell'Italia artistica, Breve storia dell'Europa medievale: uomini, istituzioni, civiltà, Storia delle crociate: dalla predicazione di papa Urbano II alla caduta di Costantinopoli, Introduzione storica al diritto medievale, Itinerari medievali: risorse per lo studio del Medioevo, Reti medievali, risorse per gli studiosi del medioevo, Università di Firenze, Medioevo Italiano, studi, articoli e strumenti di storia medievale, Mondi Medievali, sezione di storia medievale, Conquista islamica della penisola iberica, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Medioevo&oldid=117716806, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci con modulo citazione e parametro pagine, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, la fine dell'unità cristiana d'Europa, cioè l'avvento degli, la calata dei Longobardi e l'effettiva fine dei domini imperiali in occidente (. [27] Nel 710/711, dopo aver concluso la conquista del Maghreb, un corpo di spedizione arabo-berbero guidato da Tariq ibn Ziyad, governatore di Tangeri, superò il breve braccio di mare che divide l'Africa e la Penisola iberica. Agli inizi del X secolo, si stabilì nel Regnum Teutonicorum, nuova denominazione del regno dei Franchi orientali, la dinastia ottoniana. Punto”. I Comneni continuarono la politica dei macedoni tesa a rafforzare militarmente l'impero e riuscirono a risollevare le sorti dell'impero, che sembravano segnate. L'idea si sviluppò durante il regno di Ivan III di Russia, Gran Principe di Mosca, che sposò Sofia Paleologa, nipote dell'ultimo Imperatore di Costantinopoli. Il controllo sul territorio fu rafforzato con un sistema di emissari, i missi dominici, che si occupavano del controllo dei funzionari pubblici e della diffusione dei capitolari. I crociati crearono un Regno affidato a Goffredo di Buglione, ma solo suo fratello Baldovino prese il titolo di re. Questa radice comune portò da un lato a una commistione tra potere temporale e religioso che permise dei momenti di identità come nel caso delle crociate e persistette, non senza conflitti, anche oltre la Riforma protestante. Massimo D’Alema (Articolo 1): “Di riforma in riforma torneremo al Medioevo”. La logica fino al XII secolo: U. Eco, L’albero di Porfirio - M.M. La vita intellettuale era segnata dalla scolastica, una filosofia che enfatizzava l'unione di fede e ragione. Ovviamente, nel Medioevo la giustizia era meno burocratica, non si allevavano visoni (originari del Nord America, vengono allevati soltanto dal XIX secolo) né si cucinavano pipistrelli, lo stupro in certi casi era punito più severamente L'Italia, e in seguito la Borgogna, entrarono nella sfera d'influenza ottoniana, mentre il Regno dei Franchi Occidentali, frammentato in signorie locali, rimaneva fuori dal Sacro Romano Impero.[40]. L'accrescimento delle aree coltivate non dipese però soltanto dalla disponibilità di terre, ma dalla possibilità e capacità di mettere a frutto e sviluppare altre risorse-chiave: le tecniche e la quantità di lavoro umano. Dopo aver raggiunto la sua massima estensione territoriale nel II secolo, il controllo di Roma sui propri territori si fece sempre più labile. Anche soltanto limitandoci agli ultimi mesi, ecco un piccola scelta tra centinaia (basta cercare online con un motore di ricerca): Giustizia da medioevo, ora fascicolo penale telematico (9 novembre); Allevamento di visoni verso la chiusura: "Nessun contagio da Covid, ma luoghi da Medioevo" (10 novembre); Don Luigi Merola: “I pregiudizi anti-gay sono da Medioevo” (19 settembre); “Donna disinvolta? Il conciliarismo, che toglieva potere al pontefice, non era ben visto dai prelati più vicini alla curia romana, né dal nuovo papa stesso, anche se il peso del successo di Costanza impediva qualsiasi deroga al nuovo principio, nonostante anche le difficoltà obiettive che tali grandi riunioni comportavano, considerando anche le vie di comunicazione e le condizioni di viaggio dell'epoca, sommate alla lunghezza dei lavori conciliari che mancavano della tempestività necessaria per certe decisioni. I signori locali godevano inoltre delle cosiddette bannalità, ossia il potere di imporre monopoli legati ai diritti di uso delle risorse del territorio, come lo sfruttamento dei boschi e l'uso del mulino del signore per macinare. Altre zone, come l'Inghilterra o il regno di Napoli, ebbero un ruolo più passivo nello sviluppo economico, venendo monopolizzate da mercanti stranieri che le spogliavano delle materie prime sottocosto e vi rivendevano a prezzi molto alti i prodotti finiti. Una suddivisione comunemente utilizzata del Medioevo è tra: Tra questi due periodi la storiografia anglosassone e, di recente anche alcuni testi italiani, ha inserito il periodo del Pieno Medioevo o secoli centrali del Medioevo (XI-XII sec). In questo quadro si collocano anche le ecclesie propriae, ossia le chiese fondate dai potenti. Il 12 ottobre Colombo avvistò un'isola che lui credeva del Cipango, ma che si trovava invece nelle Bahamas. Nell’Italia centro-settentrionale il sistema curtense che vigeva dall’alto Medioevo, si basava su un uso limitato delle corvée, e su una relativa frequenza di censi fissi o sostitutivi in denaro; il concentrarsi della proprietà della terra in mano alle aristocrazie cittadine consentì lo sviluppo di patti a metà del raccolto, prefigurazioni del contratto di mezzadria. Nel Medioevo, con il fiorire dei commerci, si rese necessario aumentare la disponibilità di mezzi di pagamento, per fare fronte all’aumento di quantità degli scambi economici. Già prima dei carolingi era stato coniato denaro in argento, ma dalla metà dell’XI secolo alla metà del XII aumentò la domanda di denaro e diminuì l’offerta di argento. [39] Nel 972 Ottone si assicurò il riconoscimento del suo titolo dall'Impero bizantino, sigillandolo col matrimonio fra suo figlio Ottone II e la principessa bizantina Teofano. Gli successe Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il Germanico, che fu deposto da una dieta di Grandi dell'Impero nell'887. Anche nella letteratura. L'economia curtense era diffusa soprattutto nel regno dei Franchi e in particolare tra la Loira e la Senna, che con alcune varianti si radicò un po' in tutta l'Europa cristiana. Analogamente non poteva essere fatto oggetto di transazione, né venduto né alienato in alcun modo.