Per i cittadini e le imprese dell’Unione, il ricorso per carenza si limita a chiedere di dichiarare che un’istituzione dell’UE, in violazione delle disposizioni del trattato, ha omesso di emanare nei loro confronti un atto giuridico, vale a dire, una decisione a loro indirizzata. Le misure assunte a livello nazionale dagli Stati membri devono pertanto essere coordinate in seno al Consiglio. Di conseguenza, le giurisdizioni nazionali devono applicare e rispettare le disposizioni dell’Unione fino a quando la Corte di giustizia non ne abbia accertato l’invalidità. La procedura di codecisione rappresenta per il Parlamento europeo una sfida e, allo stesso tempo, un’opportunità. L’ordinamento giuridico dell’Unione diviene così un importante strumento per la salvaguardia e la creazione della pace. La conferenza intergovernativa convocata nel 2007 ha avuto perciò ben poco spazio di azione, essendo chiamata unicamente ad attuare tecnicamente le modifiche richieste. Pertanto, l’UE non è né un’organizzazione internazionale «classica» né un’associazione di Stati, bensì un’entità che si situa tra queste forme tradizionali di associazione tra gli Stati. Il Parlamento può istituire commissioni d’inchiesta al fine di esaminare violazioni del diritto o abusi a livello amministrativo dell’Unione. Tale definizione a livello di Unione è indispensabile, in quanto i diritti garantiti dall’ordinamento giuridico dell’UE sarebbero compromessi se ogni Stato membro, in ultima analisi, potesse determinare autonomamente il campo d’applicazione delle libertà garantite dall’UE, definendone concettualmente i contenuti. 12 del regime applicabile agli altri agenti dell’Unione .. È stata introdotta, in particolare, una serie di regimi preferenziali che prevedono l’applicazione di tariffe doganali agevolate o l’esenzione dai dazi all’importazione di merci da tali Stati e territori. TFUE), nonché la parità di retribuzione tra uomini e donne (articolo 157 TFUE). Tuttavia, un accesso alla zona euro non gode attualmente dell’appoggio della popolazione svedese. Gli Stati membri non erano infatti disposti a rinunciare alla struttura del proprio Stato nazionale, appena riconquistata e consolidata dopo la seconda guerra mondiale, a favore di uno Stato federale europeo. Specialmente dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti e gli attacchi terroristici che hanno colpito l’Europa con sempre maggior frequenza e crudeltà, la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata sono tornati a essere temi centrali in Europa. Qualora venga espresso un parere in tal senso e il Consiglio vi si conformi, la Svezia non ha alcuna possibilità di rifiutare l’adesione. Con l’istituzione dell’UE si è creata la base di un ordinamento europeo fondato sulla pace che esclude qualsiasi possibilità di una nuova guerra tra i paesi membri. Di conseguenza, tale giurisdizione ha dichiarato illecito il dazio imposto contrariamente alle disposizioni del trattato. È presente anche una conferenza dei presidenti, composta dal presidente del Parlamento e dai presidenti dei gruppi politici. I 28 paesi inviano un rappresentante, che è in genere, ma non necessariamente, il ministro o il segretario di Stato competente per i problemi in esame. Manuale breve Prenota Online. Entrambi i trattati hanno perciò introdotto anzitutto riforme istituzionali. La conseguenza giuridica della preminenza è che, in caso di conflitti di leggi, la disposizione nazionale contraria a una norma dell’Unione non è più applicabile; inoltre, non può essere introdotta nell’ordinamento nazionale alcuna nuova disposizione non conforme alla legislazione dell’Unione. La sua funzione consiste nel fissare le direttive di politica generale per l’azione dell’Unione europea. 1999. in proposito il capitolo seguente), sono definiti atti legislativi. Essa comprende 28 Stati, di cui 22 Stati membri dell’UE (a esclusione di Austria, Cipro, Finlandia, Irlanda, Malta e Svezia) e Albania, Canada, Islanda Norvegia, Stati Uniti e Turchia. Il diritto dell’Unione influisce, infatti, in modo sempre più diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, conferendo diritti e imponendo doveri. Tuttavia, le incompatibilità fra diritto dell’Unione e diritto nazionale possono essere risolte unicamente riconoscendo la preminenza del primo sul secondo, con l’effetto che il diritto dell’Unione viene così a sostituirsi, negli ordinamenti giuridici degli Stati membri, alle disposizioni nazionali contrastanti. Per i cittadini dell’Unione sono irrilevanti le modalità con cui gli Stati membri adempiono gli obblighi derivanti loro dagli atti dell’Unione. La Costituzione prevedeva il superamento dell’Unione europea e della Comunità europea, fino a quel momento coesistenti, con l’istituzione di una nuova e unica Unione europea, che doveva fondarsi su un unico trattato costituzionale. 1 1. Oltre ai principi fondamentali dell’autonomia, dell’applicabilità diretta e della preminenza del diritto dell’Unione, rientrano tra i principi giuridici generali anche la protezione dei diritti fondamentali (in ogni caso per la Polonia e per il Regno Unito, che non sono soggetti alla Carta dei diritti fondamentali in base all’«opt-out»), il principio di proporzionalità (che ora è sottoposto a una norma giuridica positiva di cui all’articolo 5, paragrafo 4, TUE), la tutela dell’affidamento legittimo, il diritto di audizione o, ancora, il principio della responsabilità degli Stati membri in caso di violazione del diritto dell’Unione. I tribunali nazionali possono adire la Corte di giustizia tramite il procedimento di pronuncia pregiudiziale. Il ruolo del Parlamento europeo nell’ambito dell’adozione degli atti legislativi dell’UE è stato nettamente rafforzato. Secondo il parere dei giudici, ciò sarebbe contrario ai principi strutturali fondamentali dell’UE. È stato comunque sviluppato nel frattempo un sistema di interventi che ha inserito la cooperazione intergovernativa all’interno di un quadro normativo stabile. La portata giuridica di tali dichiarazioni va valutata alla luce dei principi generali di interpretazione, secondo i quali l’interpretazione di una disposizione sostanzialmente dipende anche dall’intenzione del suo autore. In primo luogo, il Parlamento europeo deve approvare il trattato di adesione con la maggioranza assoluta dei suoi membri. La sanzione non era stata però ulteriormente precisata nel suo contenuto, cosicché la direttiva, relativamente a questo aspetto, non poteva essere dichiarata direttamente applicabile. In una prima fase, dopo aver indicato, su richiesta dei tribunali nazionali, tale modalità interpretativa semplicemente come «opportuna» al fine di «garantire» un’interpretazione unitaria delle disposizioni nazionali nell’ambito di applicazione della direttiva, la Corte di giustizia stabiliva un vero e proprio obbligo di interpretazione conforme alla direttiva per la prima volta nel 1984 nella causa Von Colson e Kamann. A tal fine dovevano pertanto essere creati istituti di garanzia, non aggredibili da parte di altri creditori del datore di lavoro, i cui fondi dovevano essere costituiti mediante contributi dei datori di lavoro e/o dello Stato. È stata riconosciuta nel frattempo quale istituzione dell’Unione (articolo 13 TUE). L’elemento essenziale di novità, che differenzia l’Unione dai precedenti tentativi di unificare l’Europa, consiste nel ricorso non alla costrizione o all’assoggettamento, bensì alla forza del diritto. Il Consiglio delibera a maggioranza su proposta della Commissione, previa consultazione del Parlamento europeo (e possibilmente anche di altre istituzioni e organi consultivi dell’Unione europea); questa è la procedura di audizione originale, che inizialmente era la procedura legislativa normale a livello dell’UE, mentre ora viene applicata soltanto in casi puntuali come procedura legislativa speciale (ad esempio, Il Consiglio decide senza il coinvolgimento del Parlamento europeo. All’origine della richiesta vi era il ricorso presentato dall’avvocato olandese J. Reyners, il quale invocava i diritti riconosciutigli dall’articolo 52 del trattato CEE (articolo 49 TFUE). Prima di presentare il ricorso occorre tuttavia avviare una procedura preliminare, nell’ambito della quale la parte ricorrente sollecita l’istituzione dell’Unione in questione ad agire. Questo accade grazie al meccanismo in base a cui le disposizioni di una direttiva non sostituiscono automaticamente le normative nazionali; gli Stati membri sono, al contrario, tenuti ad adeguare la propria legislazione nazionale alle disposizioni dell’Unione. Generalmente si ricorre a questa possibilità soprattutto nel settore delle norme tecniche e in quello della difesa dell’ambiente. I trattati istitutivi, con le suddette integrazioni e modifiche, introdotte in particolare con i trattati di Maastricht, Amsterdam, Nizza e Lisbona, nonché i trattati di adesione, contengono i principi giuridici fondamentali concernenti gli obiettivi, l’organizzazione e la modalità di funzionamento dell’Unione, nonché parti del diritto economico. In realtà, in un primo tempo, la Corte di giustizia aveva respinto tutti i ricorsi in materia di diritti fondamentali, a motivo del fatto che le questioni di diritto costituzionale nazionale non erano di sua competenza. Il legislatore dell’UE (ossia il Parlamento europeo e il Consiglio) ha definito regole e principi generali per l’esercizio del controllo di esecuzione nel regolamento (UE) n. 182/2011 (cosiddetto «regolamento di comitatologia») conformemente al suo mandato legislativo. Le istituzioni dell’Unione possono formulare raccomandazioni e pareri sotto forma di atti giuridici non vincolanti. L’importanza politica di tali risoluzioni consiste soprattutto nel contributo offerto per orientare i lavori futuri del Consiglio. Le fonti non scritte del diritto dell’Unione sono innanzi tutto i principi generali del diritto. Gli atti non vincolanti non sono soggetti a pubblicazione o comunicazione. L’autonomia dell’ordinamento giuridico dell’Unione è di fondamentale importanza per l’UE, in quanto impedisce che il diritto da essa elaborato sia scalzato dal diritto nazionale e ne garantisce l’applicazione uniforme in tutti gli Stati membri. La costruzione di un’Europa unita si fonda su semplici valori che gli Stati membri hanno sottoscritto e per i quali si sono impegnati tramite l’articolo 2 del TUE e di cui gli organi esecutivi dell’UE sono gli artefici. I criteri applicati sono, in questo caso, la natura e il grado di gravità dell’infrazione commessa, nonché il pregiudizio concreto e definitivo a danno del patrimonio del ricorrente o di altri suoi beni soggetti a protezione giuridica. Il «Parlamento europeo» ha assunto la sua denominazione attuale solo con il trattato istitutivo dell’Unione europea (trattato di Maastricht), il quale non ha fatto che confermare un uso ormai corrente, risalente al 1958, data alla quale l’Assemblea, di propria iniziativa, aveva optato per il nome di «Parlamento europeo». Parere 2/94, ECLI:EU:C:1996:140 (adesione della Comunità europea alla CEDU; assenza di competenza). Si trattava, in particolare, di stabilire se una norma di diritto olandese, in base alla quale solo una persona residente nei Paesi Bassi poteva intervenire in un processo d’appello come procuratore ad litem, fosse compatibile con le disposizioni del diritto dell’Unione in materia di libera prestazione dei servizi. Questo procedimento è diretto a stabilire se uno Stato membro abbia mancato a uno degli obblighi ad esso incombenti in virtù del diritto dell’Unione. la Commissione europea (in appresso la «Commissione»). Nel 1960 i membri dell’OECE, cui si aggiunsero anche Canada e Stati Uniti, decisero di estendere il campo di azione anche al terzo mondo tramite gli aiuti allo sviluppo. Il Consiglio d’Europa prende le sue decisioni su ogni questione essenziale all’unanimità. Il criterio del legame «diretto» deve servire a garantire che vengano presentati alla Corte di giustizia o al Tribunale solo ricorsi in cui risultino chiaramente sia il pregiudizio per la situazione giuridica del ricorrente, sia la natura di tale pregiudizio. Data la gravità dell’addebito, il ricorso alla Corte deve essere preceduto da una procedura preliminare che consenta allo Stato membro interessato di rispondere alle censure che gli vengono mosse. Alla Commissione sono stati riconosciuti unicamente poteri legislativi primari in ambiti specifici (ad esempio, in materia di bilancio dell’UE, di fondi strutturali, di lotta contro la discriminazione fiscale o di aiuti di Stato e di clausole di salvaguardia). Ordinamento e struttura dell'Unione Europea è un libro di Ugo Draetta , Francesco Bestagno , Andrea Santini pubblicato da Giuffrè : … L’impegno di unificazione basato sulla cooperazione non è diretto alla creazione di un nuovo Stato unico, ma si limita a collegare gli Stati sovrani in una federazione di Stati, in cui vengono conservate le strutture nazionali (confederazione). L’OECE diventava quindi l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che oggi conta oltre 35 membri. Questa doppia funzione del rinvio pregiudiziale compensa, in un certo senso, le scarse possibilità offerte al singolo cittadino di adire direttamente la Corte di giustizia e riveste pertanto un’importanza fondamentale ai fini della tutela giuridica individuale. Un secondo caso di applicazione riguarda la tutela brevettuale in Europa. A questo proposito la Corte rilevava che, anche se la salvaguardia dei diritti dell’uomo era una premessa della legalità degli atti dell’Unione, l’adesione alla CEDU avrebbe implicato un cambiamento sostanziale della struttura dell’UE, in quanto avrebbe comportato l’inserimento dell’Unione in un sistema istituzionale distinto, internazionale, nonché l’integrazione di tutte le disposizioni della Convenzione nell’ordinamento giuridico dell’Unione. La procedura legislativa dell’UE è stata riorganizzata e strutturata dal trattato di Lisbona. Tuttavia, lo stesso dovrebbe valere per tutte le direttive adottate per combattere i motivi di discriminazione di cui all’articolo 19 TFUE. Diritto dell Unione Europea. Tali cause vertevano sul problema della responsabilità dello Stato italiano per il mancato recepimento, entro il termine fissato, della direttiva 80/987/CEE del Consiglio, del 20 ottobre 1980, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro. Con la cittadinanza dell’Unione sono stati ulteriormente rafforzati i diritti e gli interessi dei cittadini degli Stati membri all’interno dell’UE. È stata inoltre disciplinata l’ipotesi di recesso dall’Unione, introducendo nel trattato UE la cosiddetta clausola di recesso, che prevede la possibilità per uno Stato membro di uscire dall’Unione. Mentre all’epoca la responsabilità degli Stati membri si limitava ai casi in cui l’interessato avesse subito dei danni a causa dell’attuazione tardiva di una direttiva che gli conferiva diritti soggettivi, ma che era priva di effetto diretto, la più recente sentenza summenzionata ha stabilito il principio della responsabilità generale, che contempla ogni violazione del diritto dell’Unione imputabile allo Stato membro. 4.5.2016 IT Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 119/11 (1) Regolamento (CE) n. 1338/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alle statistiche comunitar ie in mater ia di sanità pubblica e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro (GU L 354 del 31.12.2008, pag. Le disposizioni relative alla Banca centrale europea e alla Corte dei conti figurano, insieme a disposizioni dettagliate sulle altre istituzioni, nel trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Gli atti delegati (articolo 290 TFUE) sono atti non legislativi di portata generale e vincolanti che integrano o modificano determinati elementi non essenziali di un atto legislativo. I principi del diritto si realizzano tramite la loro applicazione, in particolare nell’ambito della giurisprudenza della Corte di giustizia, la quale, nell’ambito dei compiti ad essa conferiti, «assicura il rispetto del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione del trattato». Un ricorso efficace a tale procedura presuppone, infatti, un accordo all’interno del comitato di conciliazione; d’altro canto, essa modifica radicalmente il rapporto tra Parlamento europeo e Consiglio. Da quando è eletto direttamente, il Parlamento europeo può rivendicare il ruolo di «rappresentante dei cittadini degli Stati membri dell’Unione» e ha quindi acquisito una legittimazione democratica. Pertanto, le sue deliberazioni non devono ricercare il minimo comune multiplo tra gli Stati membri, bensì il massimo comune denominatore tra gli interessi dell’Unione e quelli dei suoi paesi. Se un giudice nazionale, invece, intende invocare l’invalidità di un atto dell’Unione, ha l’obbligo assoluto di introdurre una domanda di pronuncia pregiudiziale. Inoltre, gli accordi bilaterali di libero scambio hanno guadagnato sempre più terreno rispetto agli accordi multilaterali. Trattato sull'Unione europea - trattato di Maastricht. Anche il diritto consuetudinario figura tra le fonti non scritte del diritto dell’Unione. Altre questioni che la Corte dovrà infine chiarire sono quelle che si delineano sin d’ora in merito al trattato sull’Unione europea. Attualmente 44 giudici Ogni Stato membro deve nominare almeno un giudice I giudici sono nominati di comune accordo per sei anni dai governi degli Stati membri, Ricorso per annullamento e per carenza da parte di persone fisiche o giuridiche per atti illeciti o omessi; ricorso degli Stati membri contro la Commissione e/o il Consiglio nei settori degli aiuti, delle pratiche antidumping e delle competenze di esecuzione (articoli 263 e 265 TFUE), Cause per risarcimento danni per responsabilità contrattuale ed extracontrattuale (articoli 268 e 340, paragrafi 1 e 2, TFUE). La Commissione è inoltre la «custode dei trattati». Si configura un’azione illegittima in presenza di una violazione qualificata di una norma dell’Unione che riconosca un diritto o tuteli un singolo, un’impresa o uno Stato membro. Diversamente dagli ordinamenti giuridici nazionali, l’ordinamento dell’Unione non costituisce un sistema chiuso ma necessita, per realizzarsi, del sostegno degli ordinamenti nazionali. Ciascuna istituzione agisce nei limiti delle attribuzioni che le sono conferite dai trattati, secondo le procedure, condizioni e finalità da essi previste. Dopo questa pronuncia, l’adesione dell’Unione europea alla CEDU resta teoricamente possibile, ma per il momento viene in pratica esclusa, poiché è necessario prima modificare una serie di dettagli tecnici nella proposta di adesione. Allo scopo si applica la procedura di investitura. Le attività della Commissione non sono tuttavia discrezionali, in quanto essa è obbligata ad agire ove lo richieda l’interesse dell’Unione. Con l’adozione della procedura di codecisione quale procedura legislativa ordinaria dell’UE, il Parlamento europeo è divenuto una sorta di «colegislatore» a fianco del Consiglio. Infine, nell’atto legislativo occorre definire univocamente le disposizioni da emendare o integrare. Il SEBC definisce e attua la politica monetaria dell’Unione; esso ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno dell’Unione. La redazione del trattato di Lisbona è proceduta a ritmo molto sostenuto, grazie soprattutto al fatto che, in occasione della riunione del Consiglio europeo del 21 e 22 giugno 2007, gli stessi capi di Stato o di governo hanno stabilito in dettaglio, nelle proprie conclusioni, come e in che misura le innovazioni previste dal trattato costituzionale dovevano essere accolte nei trattati preesistenti. Riassunto DIRITTO DELL ’UNIONE EUROPEA Parte Istituzionale" di G. Strozzi, R. Mastroianni - Diritto dell'unione europea 87% (15) Pagine : 146 Anno : 2015/2016 146 pagine L’UE costituisce così un fenomeno giuridico sotto due punti di vista: essa è una creazione del diritto e un’unione in forza di tale diritto. L’ordinamento giuridico costituisce il vero fondamento dell’UE e le conferisce il carattere di una comunità del diritto. Parte generale e speciale con analisi di principi generali, istituti e problematiche dottrinali e giurisprudenziali. Tra queste la più importante e, nel contempo, anche la più nota è la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), siglata il 4 novembre 1950, alla quale hanno aderito tutti i 47 membri del Consiglio d’Europa. La Corte di giustizia venne interpellata dal Conseil d’État belga in merito all’applicabilità diretta della libertà di stabilimento. - Limiti all’integrazione differenziata dell’Unione europea, Cacucci, 2018 - (with F. Lattanzi): The Armenian Massacres of 1915-1916 a Hundred Years Later. Pertanto, per gli atti delegati vengono presi in considerazione gli adattamenti giuridici a sviluppi futuri quali, ad esempio, modifiche dello stato dell’arte, adeguamenti a modifiche prevedibili di altre disposizioni giuridiche o la garanzia di applicazione delle disposizioni dell’atto legislativo anche in caso di circostanze particolari o scoperte più recenti. Compito dell’UE nel settore della politica monetaria era, e rimane, introdurre una moneta unica nell’UE e regolare a livello centrale le questioni in materia monetaria. L’unico punto che l’UE ha in comune con le organizzazioni internazionali tradizionali è il fatto che anch’essa è stata istituita con un trattato internazionale. Questi ultimi devono adottare tutte le misure opportune per adempiere gli obblighi derivanti dai trattati o dagli atti delle istituzioni dell’Unione. Gli atti non legislativi sono adottati in una procedura semplificata, in cui un’istituzione o un altro organismo dell’UE adotta un atto giuridico sotto la propria responsabilità. Al contrario, sono possibili molte altre forme di intervento, che non si possono classificare in un catalogo, tra cui risoluzioni, dichiarazioni, programmi d’azione, libri bianchi e libri verdi. Pertanto, il Tribunale della funzione pubblica è stato sciolto il 1º settembre 2016. Dopo la caduta della «cortina di ferro» nel 1989 e il successivo crollo dell’Unione Sovietica, la NATO è diventata sempre più un’organizzazione per la gestione delle crisi e la promozione della stabilità. La Corte ha quindi dovuto rivedere la sua posizione, soprattutto sulla base del principio, da essa stessa sancito, della preminenza del diritto comunitario sul diritto nazionale, in quanto tale principio può affermarsi unicamente se il diritto dell’Unione è in grado di per sé di assicurare una protezione dei diritti fondamentali pari a quella garantita dalle costituzioni nazionali. Con il trattato di Lisbona, una nuova forma di atto giuridico è stata inclusa nel catalogo degli atti: le decisioni. Sono invece il Consiglio e la Commissione europea che si ripartiscono le funzioni di tipo governativo previste dai trattati. Secondo l’impresa si trattava di una violazione dell’articolo 12 del trattato CEE, riguardante il divieto di introdurre nuovi dazi doganali e aumentare quelli esistenti nell’ambito del mercato comune. Con l’istituzione dell’Unione, gli Stati membri hanno limitato la propria potestà legislativa, creando un ordinamento giuridico autonomo, vincolante sia per i loro cittadini sia per loro stessi, che deve essere applicato dai rispettivi organi giurisdizionali. La terminologia utilizzata in entrambi i trattati è espressione di questa modifica rispetto al precedente progetto di costituzione. L’ordine di avvicendamento viene deciso dal Consiglio all’unanimità. Per combattere i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE, il Consiglio può istituire una Procura europea a partire da Eurojust (articolo 86 TFUE). Oltre agli atti giuridici previsti dai trattati, le istituzioni dell’Unione dispongono anche di una varietà di altri strumenti d’azione per modellare l’ordinamento giuridico dell’UE. Affinché i tribunali nazionali possano avvalersi della possibilità concessa loro di esaminare la conformità della legislazione nazionale con la legislazione dell’Unione e, in caso di incompatibilità, applicare la legislazione dell’Unione che, in quanto preminente, è direttamente applicabile, è necessario che contenuto e portata delle disposizioni dell’Unione siano definiti chiaramente. In tal modo il processo di ratifica si concludeva positivamente, consentendo l’entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1º dicembre 2009. Il principio della cooperazione è alla base del funzionamento del Consiglio d’Europa e dell’OCSE. Tale delimitazione viene effettuata sulla base di tre tipologie di competenze. Le istituzioni e i governi degli Stati membri si impegnano a non cercare di influenzarla (articolo 130 TFUE). A differenza del trattato costituzionale, il trattato di Lisbona ha superato lo scoglio della ratifica in Francia e nei Paesi Bassi, ma non è stato ratificato in Irlanda in seguito al primo referendum tenutosi il 12 giugno 2008 (con il 53,4 % dei voti contrari e una partecipazione del 53,1 %). Tale nozione non include, invece, i ricorsi ordinari con effetti limitati o specifici (revisione, ricorso costituzionale). Nella sentenza relativa alla causa Inuit Tapiriit Kanatami, il Tribunale ha affrontato in dettaglio i due approcci e, sulla base di un’interpretazione grammaticale, storica e teleologica, ha concluso che soltanto gli atti di portata generale che non sono atti legislativi possono essere riconosciuti come «atti regolamentari». I pareri, che vanno adottati dall’assemblea plenaria, sono elaborati da «sezioni specializzate». Il progetto elaborato dalla Commissione, che stabilisce nei particolari il contenuto e la forma della misura da adottare, è discusso dai membri della Commissione e infine approvato a maggioranza semplice. EUR-Lex consente inoltre l’accesso gratuito nelle 24 lingue ufficiali dell’UE alle seguenti fonti: Causa 26/62, Van Gend & Loos, ECLI:EU:C:1963:1 (natura giuridica del diritto dell’Unione; diritti e obblighi dei privati cittadini). Nel 1947 George Marshall, allora ministro statunitense degli Affari esteri, sollecitava gli Stati europei a unire i loro sforzi nell’opera di ricostruzione economica. Per consentire alla BCE di assolvere tale compito, numerose disposizioni garantiscono la sua indipendenza. Non si sottolineerà mai abbastanza l’importanza pratica dell’efficacia diretta delle norme dell’Unione, così come è stata riconosciuta e sviluppata dalla Corte di giustizia: essa migliora la posizione dei singoli cittadini dell’Unione, facendo delle libertà previste dal mercato interno dei diritti che essi possono far valere di fronte ai tribunali nazionali. Infine, la Commissione, anche se in misura limitata, è un organo esecutivo. Allontanandosi ufficialmente dal concetto di costituzione europea, tale pacchetto ha abbandonato l’idea di abrogare i trattati preesistenti e di sostituirli con un testo unitario dal titolo «trattato che adotta una Costituzione europea». Con domande realmente formulate agli esami orali universitari e alle prove orali magistrato e avvocato degli ultimi anni. Come forme giuridiche non vincolanti questo catalogo contiene raccomandazioni e pareri. Nelle relazioni con il resto del mondo l’Unione afferma e promuove i suoi valori e interessi, contribuendo alla protezione dei suoi cittadini.