Nel 1977 avvengono due incontri molto importanti: il primo è con Charles Aznavour, sodalizio che culminerà il 10 gennaio 1978 con un recital all'Olympia di Parigi; il secondo incontro è quello col cantautore genovese Ivano Fossati, col quale si instaura un sodalizio artistico e sentimentale che culminerà con l'album Danza nel 1978. Successivamente dà il meglio di sé suscitando gli elogi del pubblico svedese[36], apparendo per altro ben lontana dal temperamento della sorella Loredana. È considerata una delle voci più belle ed espressive della musica leggera italiana di sempre, dotata di un'ampia estensione, di grande duttilità per vari registri di voce e di una vocalità capace di passare da note passionali a note più dolorose con grande facilità nonché caratterizzata dal suo essere sofisticata e con una forte intensità interpretativa. [56] Il giorno seguente, 13 febbraio 2019, esce nei negozi il DVD del film. Passato inosservato al momento della pubblicazione, il disco ha avuto un buon successo di vendite grazie alla successiva distribuzione nelle edicole, in allegato al settimanale TV Sorrisi e Canzoni. Piccolo uomo viene poi proposta per la manifestazione Un disco per l'estate, alla quale non viene ammessa, ma viene presentata sia al Cantagiro che al Festivalbar, dove la Martini ottiene la sua prima vittoria[10]. Inizialmente il singolo di Quante volte, che rimane uno dei suoi più grandi successi, viene distribuito in poche migliaia di copie, ma dopo il suo primo ingresso in hit-parade la DDD si affretta a ristamparlo (con copertina differente), ottenendo un riscontro commerciale più che positivo: Quante volte entra in classifica anche in Germania, motivo per cui ne viene registrata una versione tedesca, che però rimarrà inedita. Inizia dunque a cantare all'interno di feste e balere, e dopo aver effettuato diverse serate come cantante intrattenitrice, e aver tentato alcuni piccoli concorsi per voci nuove, nel 1962 convince la madre ad accompagnarla a Milano, in cerca di un'audizione nella speranza di ottenere un contratto discografico. "Mimì" (così era chiamata in famiglia) trascorre l'infanzia nel maceratese, a Porto Recanati, e mostra subito uno spiccato coinvolgimento per il mondo della canzone italiana, allora dominato dalla radiofonia, ben prima dunque della diffusione del piccolo schermo televisivo. Nel 1998 anche Renato Zero le ha dedicato una canzone dal titolo La grande assente, incluso nell'album Amore dopo amore. L'anno successivo, la Martini accuserà pubblicamente l'etichetta di aver boicottato i suoi lavori, limitandone la distribuzione, e di averla di fatto ostacolata creandole intorno un ambiente a lei palesemente ostile. Dopo la sua morte, il Premio della Critica verrà intitolato in suo onore "Premio Mia Martini". Una volta fui ospite a Discoring, lui era il regista. Mia Martini è stata una cantante favolosa ma che purtroppo fu discriminata dalla cattiveria delle persone che l'accusarono di portare iella. In merito all'esclusione al Festival di Sanremo 1985, in una intervista a Radio Kiss Kiss nel 1995, Mia Martini dichiarò: "Sono stata scartata dalla giuria del Festival e sono stata scartata personalmente da Red Ronnie, che ha deciso che io portavo jella, ero una cantante antiquata e che questo pezzo era bruttissimo"[32], Il contratto con la DDD viene risolto alcuni mesi dopo con la pubblicazione su singolo del pezzo in questione, anche se in poche migliaia di copie; sul retro è presente un'originale composizione della stessa Mimì intitolata Lucy, "che nel ritornello si avvale di un'antica filastrocca di Bagnara Calabra: una preghiera a non odiarsi e a non dividersi. La morte di Mia Martini per suicidio non sembra proprio convincere la sorella Loredana Berté che ha sempre gridato, invece, all’omicidio nella speranza che nessuno si dimentichi più della sorella e di tutto quello che ha fatto per il mondo della musica. In autunno vince anche la Targa Tenco come miglior interprete femminile dell'anno. Nel 2007 esce per la Sony BMG anche Liberamente Mia, confezione di un cd + DVD, che ripercorrono l'intera carriera di Mia Martini, in collaborazione con Rai Trade. Alcuni anni dopo Olivia, la minore delle Berté, definì addirittura "stupendo" l'ultimo periodo di vita della cantante, sia dal punto di vista degli impegni professionali che per quanto riguarda l'ambito familiare. L’accusa è davvero pesante, Romina Power commossa: il regalo che ha ricevuto è bellissimo. I numerosi provini realizzati in quel periodo, in previsione di un album, rimangono però nel cassetto per quasi trent'anni: Carlo Alberto Rossi, auspicando infatti una sua crescita musicale, la spinge a firmare per una casa discografica più grande, la Durium, che nel 1966 pubblica il 45 giri Non sarà tardi / Quattro settimane, senza però riscuotere particolare successo. Rai 2 manda in onda uno speciale Tg2 Dossier, su Mia Martini, Gabriella Ferri e Dalida (Voci spezzate), e ben due puntate della trasmissione Successi di Stefania La Fauci, con le testimonianze, tra gli altri, di Mietta, del discografico Lucio Salvini e di Menico Caroli. Nell'album, che la cantante dedica al padre, compaiono altri brani firmati dalla stessa Mimì: Stelle, Bambolina (proposta su singolo l'anno dopo) e Vecchio sole di pietra su musica di Fossati (episodio del tutto eccezionale nella carriera di quest'ultimo, abituato a scrivere testi e musiche delle sue canzoni). La sorella Olivia nel 2019 ha ridimensionato le affermazioni di Loredana sul suo rapporto con la sorella Mimì[51]. Nello stesso anno, è il pianista Toto Torquati a convincere Mimì ad esibirsi dal vivo, accompagnandola nell'esecuzione di un repertorio a lei più congeniale. Ma i rapporti con Fossati ben presto si complicano, e in seguito a ciò sfuma una sospirata collaborazione con Pino Daniele che prevedeva la realizzazione del successivo album[9]. L'album, il primo della cantante, pubblicato nel novembre 1971, è considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia d'autore[9]. Morte Mia Martini: dall'ipotesi suicidio alle accuse della sorella Loredana Bertè sul padre, ecco tutti i dettagli sul decesso della famosa cantante avvenuto il 12 maggio del 1995. Nel marzo del 1995, due mesi prima della morte, Mia Martini annuncia al suo fan club Chez Mimì di voler realizzare un album dedicato completamente alla luna, dal titolo Canto alla luna (brano del 1978 scritto per lei da Ivano Fossati e pubblicato nell'album Danza)[43]. Domenica Rita Adriana Bertè nasce a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1947, secondogenita di quattro figlie: la maggiore, Leda (nata il 1º gennaio 1946), Loredana (nata nel 1950 lo stesso giorno e lo stesso mese di Domenica) e Olivia (nata il 28 gennaio 1958). Sempre a questo proposito, la Martini avrà modo di dichiarare in un'intervista su Epoca del 5 marzo 1989: "La delusione più cocente me la diede Gianni Boncompagni, un amico per l'appunto. La musica che mi gira intorno è in realtà solo il primo di una serie di progetti improntati alla rilettura di vari autori e generi musicali, che l'artista non ebbe il tempo di realizzare: dai classici napoletani (un disco che vorrebbe intitolare Napoli Mia) a quelli più moderni di Pino Daniele (autore da lei molto amato, volutamente tralasciato nell'ultimo album per poi dedicargli un capitolo discografico a sé[42]), fino ai tributi a Tom Waits e Billie Holiday. In quest'occasione presenta un brano dal titolo Rapsodia, che viene incluso nell'omonima raccolta Rapsodia - Il meglio di Mia Martini, con i suoi brani più noti in versione rimasterizzata, unitamente a due tracce live registrate durante il tour Per aspera ad Astra, nato in previsione della realizzazione di un home video, che però viene pubblicato solamente postumo dalla Polygram (sua nuova etichetta discografica). Il 22 dicembre 2012 va in onda in prima serata su Rai1 Per sempre Mia, quarta e ultima puntata del ciclo I grandi della musica. A questi simboli se ne aggiungono altri. Nel 1963, la giovanissima Mimì Bertè incide con il suo vero nome i primi 45 giri su etichetta CAR Juke Box. Crocetta decide infatti di lanciarla subito pensando al mercato internazionale e inventando perciò lo pseudonimo "Mia Martini": Mia come Mia Farrow (attrice da lei prediletta), e Martini scelto fra le tre parole italiane più famose all'estero (spaghetti, pizza e Martini). Nel 1977 viene scelta per rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest con Libera, singolo che viene inciso in varie lingue e pubblicato in paesi come Spagna, Inghilterra, Canada, Giappone, e parecchi altri, dove riscuote un ottimo successo malgrado il piazzamento non esaltante conseguito alla rassegna europea (13º posto). Qui il corpo senza vita della cantante venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri portatile nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico. La tesi secondo la quale Mia Martini sia morta suicida non ha mai convinto Loredana Bertè, sua sorella, né tanto meno la sua famiglia che ha sempre dichiarato che le indagini non avessero portato alla conclusione corretta. Da segnalare, Questi miei pensieri e Milho verde, riproposte dal vivo fino agli anni novanta, ma anche Veni sonne di la muntagnella. Ed è stato un attimo indimenticabile.»[4][35]. Dello stesso anno la collaborazione con Claudio Baglioni per la canzone Stelle di stelle, contenuta nel doppio album Oltre del cantautore romano (unico duetto nell'intera discografia di Baglioni). Alcuni hanno pensato che ci potesse essere un legame con il padre Giuseppe Berté, che alcune voci sostenevano potesse averla picchiata in passato, tuttavia l’uomo era già morto quando la cantante esalava l’ultimo sospiro. Mi sono disincantata. Mia Martini ottiene anche l'attenzione di Lucio Battisti, che esprime il suo stupore dinanzi alla sua insolita vocalità, e la vuole nel suo unico special televisivo Tutti insieme, in cui Mia canta dal vivo Padre davvero.. in versione censurata[9]. In settembre partecipa per la prima volta anche alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Donna sola, struggente brano dalle forti venature soul. Loredana ha nel frattempo interrotto il legame con Björn Borg, al quale si era unita in matrimonio qualche anno prima, preparandosi ad un ritorno da cantautrice, incoraggiata proprio dalla sorella, che accetta così di duettare con lei nel brano Stiamo come stiamo, presentato al Festival di Sanremo 1993. Per questo motivo assumeva farmaci antidolorifici[46] le cui dosi sono poi state pubblicamente giudicate eccessive da familiari, amici e colleghi. I brani sarebbero stati: Canto alla luna, Dillo alla luna, Verde luna, Luna rossa, Blue moon, Luna bianca e due inediti, Alla luna, scritta per lei da Franco Fasano e Luna sciamanna, scritta da Mimmo Cavallo. Ma nello stesso anno si dedica soprattutto a un progetto ambizioso: tiene dodici concerti in cui ripropone brani del proprio repertorio e di altri cantautori in versione jazz (Vola, Pensieri e parole di Battisti, Gente distratta di Pino Daniele, unitamente ad altri classici del genere arrangiati da Maurizio Giammarco). Nella canzone "Padre davvero" c'è anche mio padre, che se ne andò di casa un giorno, vent'anni fa, e che da allora non abbiamo più rivisto. Chez Mimì è il fan club di Mia Martini, nato nel 1989 a Messina. Sono tantissimi i laboratori proposti, dalle tematiche più disparate. È anche autrice, insieme a Gianni Conte (bassista del gruppo EXPO 80 che l'accompagnava nelle tournée) e Dario Baldan Bembo, del brano Agapimu ("amore mio"), il cui testo è in greco. Ad ogni modo, Stiamo come stiamo verrà definita una "canzone assolutamente splendida sul disagio nei nostri tempi"[37] e verrà ripresa dalla Martini in versione solista nella tournée estiva. L'anno termina con la registrazione dal vivo di uno special per la televisione francese, nel mese di novembre e con la collaborazione di Sergio Endrigo per l'album canzoni venete dove duetta con lo stesso Endrigo in Cecilia e O Dona lombarda. Il disco si avvale, fra l'altro, delle firme di Biagio Antonacci (Il fiume dei profumi), Mimmo Cavallo (Dio c'è, Il mio Oriente), Enzo Gragnaniello (Scenne l'argento), e Maurizio Piccoli con la stupenda Uomini farfalla, in cui gioca sul tema dell'omosessualità. Mia Martini è una delle interpreti più amate e ascoltate della musica italiana nonostante la prematura morte avvenuta nel 1995. Non è vero niente di tutto ciò...". Nel 2006, sempre per la Sony BMG, esce una seconda antologia (doppia) di registrazioni inedite: venti brani equamente suddivisi in inediti, provini, versioni alternative di canzoni già edite ed esecuzioni dal vivo. Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto/Io donna, io persona, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mia_Martini&oldid=117513750, Cantanti italiani all'Eurovision Song Contest, Gruppi e musicisti della Warner Bros. Records, Partecipanti all'Eurovision Song Contest 1977, Partecipanti all'Eurovision Song Contest 1992, Vincitori del premio della critica "Mia Martini", Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Errori del modulo citazione - date non combacianti, Voci con modulo citazione e parametro coautori, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, 1979: - 4º posto (categoria donne), canta, 1964: Primo Posto "Festival di Bellaria" con, 1971: Primo Posto "Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze" di, 1972: "Premio della critica discografica" per l'album, 1974: "Premio Deborah per il miglior trucco", 1974: Disco d'oro per aver venduto oltre un milione e mezzo di copie solo in un anno, 1975: "Premio della Critica di Palma de Mallorca" con, 1975: "Premio Deborah per il miglior trucco", 1975: "Premio de Il canzoniere dell'estate" come miglior cantante dell'anno, 1977: Vittoria al "World Song Popular Festival Yamaha di, 1992: "Premio Simpatia" conferito dalla Sala Stampa Tv, durante una conferenza stampa sulla presentazione del disco, 1992: Tre tappe vinte e 852 punti in classifica al ", 1992: "Premio de Il Canzoniere dell'estate" come miglior interprete dell'anno, 1992: "Premio Civiltà del mare" dal Comune di. Conseguentemente viene anche bloccata la pubblicazione del 45 giri Coriandoli spenti/L'argomento dell'amore, inciso qualche mese prima per la Esse Records, e destinato a rimanere inedito per oltre trent'anni (oggi è uno dei dischi più rari in assoluto)[8]. La verità sulla morte di Mia Martini è arrivata ieri, a due mesi da quel 14 maggio in cui la cantante venne ritrovata cadavere nella sua villetta vicino all' aeroporto della Malpensa. Opere d'arte restaurate dalle chiese della Maddalena e del Carmine, Catalogo della mostra (Morano Calabro: 1995), a cura di Rosa Anna Filice, Morano C., Amministrazione Comunale di Morano, 1995, pp. Il 27 febbraio 2020 va in onda in prima serata su Rai3 il docufilm Fammi sentire bella, che ripercorre la biografia della cantante, in omaggio all'omonimo brano inedito del 1992, mandato in ascolto in alcune sue parti, e diffuso su autorizzazione della Sugar Music[57]. Mia Martini: il film, la morte ed il padre. Innumerevoli gli altri artisti che l'hanno più volte ricordata in pubblico, talvolta dedicandole alcune loro interpretazioni di suoi grandi successi: tra gli altri: Tiziano Ferro, Franco Califano, Rossana Casale, Mimmo Cavallo, Adriano Celentano, Aida Cooper, Elisa, Fiordaliso, Rita Forte, Giorgia, Enzo Gragnaniello, Bruno Lauzi, Marco Masini, Mietta, Mina (fu la prima a pochi mesi dalla scomparsa), Mariella Nava, Donatella Rettore, Ornella Vanoni, Antonello Venditti, Iva Zanicchi, Farida. In questo periodo sarebbe anche prevista una partecipazione a Canzonissima 1973 con il brano Adesso vai, brano che sarebbe stato inciso da Dori Ghezzi l'anno successivo. Nel 1971 esce per la RCA Italiana Padre davvero, il primo brano pubblicato col nome di Mia Martini e registrato con il complesso La Macchina. Nello stesso anno incide una delle sue più note interpretazioni, e cioè Per amarti, brano per lei particolarmente rappresentativo, inizialmente pensato per l'amica Ornella Vanoni da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio (gli stessi autori che anni dopo firmeranno anche la celebre Almeno tu nell'universo). Loredana ha parlato raccontando la sua verità sulla morte della sorella Mia Martini, avvenuta tragicamente il 12 maggio del 1995 e sul rapporto col padre Giuseppe Radames Bertè, professore di latino e greco di Bagnara Calabra, una persona che Loredana descrive come violenta e che, quasi con freddezza, accusa di aver causato la morte di Mimì. Emarginata dal mondo dello spettacolo e visibilmente provata anche dalla fine del rapporto con Fossati, Mia Martini si chiude dunque in se stessa, ritirandosi nella campagna umbra. Grazie all'interessamento di Alba Calia e Sandra Carraro, il brano viene ammesso al 39º Festival di Sanremo, dove l'esibizione di Mia Martini suscita gli entusiasmi del pubblico e le vale per la seconda volta il Premio della Critica: un assoluto trionfo che pone fine a un altro dei tanti periodi bui, ogni volta superati con un consenso sempre maggiore[34]. Parole di Leda Bertè, sorella maggiore di Mia Martini e di Loredana Bertè che al settimanale Spy parla di mistero attorno al suicidio dell'indimenticata cantante del 12 maggio 1995. Tra gli ospiti partecipanti: Loredana Bertè, Mietta, Marco Masini, Enzo Gragnaniello, Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo[54]. Mia Martini è quarta, Quando Mia Martini disse a Murolo: «Sei miliardario, dammi una casa», Il memoriale di Loredana Bertè scritto da lei stessa, Mia Martini, vent'anni dopo. A rivelarsi determinante è l'incontro con l'avvocato Alberigo Crocetta, produttore discografico e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal, nonché fondatore del Piper. Il mio viaggio con Mia Martini, Mia Martini. Morgan, chi è la madre Luciana Castoldi. L'inchiesta sul decesso venne archiviata in tempi brevi. Una vita avventurosa, imprevedibile, soprattutto sofferta.". 26 grandi successi (Edel), che raccoglie tutti i suoi più grandi successi in due cd: nel 2013 l'album riceve il disco d'oro[58] per le vendite. Elisa Isoardi e Raimondo Todaro, ritorno di fiamma? Nel mese di marzo, il brano viene ugualmente pubblicato su 45 giri, senza però beneficiare di una vera promozione: è l'ultima emissione ufficiale della Martini su etichetta Ricordi, quasi in contemporanea con la raccolta Mia. Sono stata muta un anno. Con la canzone Ombrello blu, partecipa al Festival di Pesaro, in abbinamento con Marisa Terzi, moglie dello stesso Carlo Alberto Rossi. Appena entrai in studio sentii Boncompagni che diceva alla troupe: ragazzi attenti, da adesso può succedere di tutto, salteranno i microfoni, ci sarà un black out.". Il fatto che ci fossero tutti quei debiti da pagare era il mio alibi per non smettere. Durante la terza serata del Festival di Sanremo 2010, dedicata alla storia e ai sessant'anni del Festival, Fiorella Mannoia ed Elisa cantano insieme Almeno tu nell'universo, in ricordo di Mia Martini. Vengono estratti due singoli (E ancora canto e Ti regalo un sorriso, con cui partecipa al Festivalbar) e nel complesso il disco ottiene un buon successo di vendite malgrado non poche difficoltà riscontrate nella promozione radiotelevisiva, dovute ad una certa forma di ostracismo nei suoi confronti, che la cantante inizia a denunciare in varie interviste: "Dopo l'uscita del mio disco dovevo partecipare a Saint Vincent, ma Gianni Ravera non mi ha voluto. Mi hanno operata tenendomi la bocca aperta mediante un apparecchio d'acciaio che mi ha ferito tutto il palato. Anche dopo la scomparsa di Mia Martini, Chez Mimì continua la sua opera per diffondere e promuovere l'arte della indimenticata interprete, in particolare ricordiamo che è stato tra i promotori affinché il Premio della Critica del Festival di Sanremo fosse intitolato a "Mia Martini", in memoria dell'artista, e ufficializzato nel 1996. Nel 1996, un anno dopo la sua morte, la RTI Music, sua ultima casa discografica, pubblica la raccolta intitolata proprio 1996, che è la compilation dell'artista che ha riscosso maggior successo di classifica (64º album più venduto dell'anno). Del 2003 è la prima antologia interamente composta da brani inediti, tutti risalenti agli anni settanta: Canzoni segrete, pubblicata dalla BMG Ricordi. Il Mattino ha riportato circa un anno fa nuovi dettagli riguardante il cadavere di Mimì, che sembrava presentare dei lividi su braccia e gambe incompatibili con la causa ufficiale della morte, ossia overdose. Realizza l'omonimo album Per amarti, nel quale collabora per la prima volta col cantautore Ivano Fossati (che partecipa ai cori, canta in Un uomo per me, scrive la canzone Sentimento e il testo italiano di Se finisse qui, versione italiana di Give a little bit dei Supertramp), dando inizio a un sodalizio artistico e un legame sentimentale decisivi per la sua vita e la sua carriera. [3] Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Il guerriero, Inno, E stelle stan piovendo, Al mondo, Donna con te, Che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto, Per amarti e La costruzione di un amore la consacrano tra le protagoniste della musica italiana negli anni settanta, decennio nel quale raggiunge una grandissima popolarità sia nazionale che internazionale. Per i 40 anni di carriera come Mia Martini (il debutto risale al 1971), un altro libro a lei dedicato "Mia Martini - La voce dentro", nel quale Pippo Augliera approfondisce alcuni temi peculiari dell'artista e della donna. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 25 dic 2020 alle 17:15. L'uscita di questo nuovo singolo composto da Bolero e Il guerriero è programmata per ottobre, ma il disco non verrà mai commercializzato, probabilmente a causa del cambio di regole attuato da Gianni Ravera: a Venezia non si concorre più con un 45 giri, bensì con l'intero LP. Destinato, infatti, ai Camaleonti, il brano viene invece presentato dalla Martini al festival Pop, Beat, Western Express di Londra il 26 maggio 1972 e passa numerose volte in radio alla trasmissione Alto Gradimento condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Ormai ho smesso anche di odiarli e di soffocare la mia rabbia e di disperarmi.". Nel frattempo, sopraggiungono nuovi contrasti con i suoi discografici: Mia Martini inizia a non sentirsi più ben accetta in RCA, probabilmente a seguito delle forti liti dovute alle notevoli modifiche apportate al testo e all'arrangiamento di Libera, che di fatto ne avevano snaturato la stesura originale, lasciando l'artista del tutto contrariata; la cantante lamenta anche lo scarso impegno da parte della casa discografica nel realizzare il nuovo LP destinato al mercato anglosassone, che infatti non verrà mai ultimato. I risultati sono sorprendenti e variano le atmosfere musicali: degne di nota Parlate di me, Sono tornata e Del mio amore. Liberamente Mia raggiunge la seconda posizione nella classifica settimanale dei DVD più venduti. La protagonista è una specie di multiforme simbolo vitale: rappresenta la madre, il padre, la terra e la vita. "Successi" di Vania Colasanti, Stefania La Fauci e Fabio Toncelli. Agli inizi del 1973 vengono pubblicati i suoi due successi Piccolo uomo e Donna sola in Germania. Attualmente esistono diversi inediti di Mia Martini, tra i quali ricordiamo Adesso vai (1973), Vivo (Al diavolo anche te) (1977), Canto universale (1978), Quando ne avrò abbastanza (1977),Lui è la vita mia, splendido brano censurato, appartenente, assieme a Vivo e Quando ne avrò abbastanza, alla sessione del '77 dell'album Per amarti.In alcuni casi manca l'autorizzazione alla pubblicazione, degli eredi o degli stessi autori dei brani, e di alcuni provini non si riesce a risalire ai crediti, anch'essi necessari per la pubblicazione. Il disco si rivelerà essere il 45 giri di maggior successo dell'intera rassegna, con circa 270 000 copie vendute; di conseguenza la Martini verrà premiata l'anno successivo con la prestigiosa Gondola D'Oro. Il successo di Sanremo la incoraggia ad intraprendere una vera nuova tournée dal vivo, e ad incidere un nuovo LP dopo diversi anni, intitolato semplicemente Martini Mia.... Si tratta di un lavoro realizzato a tempo di record, che racchiude canzoni come Notturno, divenuta nel tempo un piccolo classico, e Donna, scritta due anni prima dal cantautore napoletano Enzo Gragnaniello il quale - dopo aver assistito, commuovendosi, ad un'esibizione dal vivo di Mia Martini nel periodo più buio della sua carriera - decide di omaggiarla scrivendo di getto uno dei primi brani esplicitamente incentrati sulla tematica della violenza fisica e psicologica sulle donne, e dando così inizio a una collaborazione che si protrarrà per diversi anni. Mia Martini passa così alla Warner Bros. Records, unica etichetta disposta a pagare l'intero debito contratto dall'artista con la RCA a seguito dell'anticipata rottura contrattuale. Poi è stata la volta della RAI che ha cominciato a non mettere più in onda le mie canzoni. Una voce infame, una leggerezza. Il 2 aprile incide Minuetto, composto da Dario Baldan Bembo, con testo di Franco Califano. https://www.youmovies.it/2020/02/27/mia-martini-suicida-dettagli-morte-mimi 52-53): "Tra i primi a dire che porto jella sono stati Patty Pravo e Fred Bongusto. Il 14 maggio 1995, a seguito di alcuni giorni di irreperibilità, il suo manager richiese l'intervento delle forze dell'ordine: i vigili del fuoco irruppero quindi nell'appartamento di via Liguria 2 a Cardano al Campo, in provincia di Varese, dove Mia Martini si era trasferita da circa un mese per essere più vicina al padre, con il quale si era riconciliata. Perché era geloso, dei dirigenti, dei musicisti, di tutti. Io l'ho fatto con un disco, un 33 giri intitolato Oltre la collina nel quale ho praticamente messo tutta me stessa, tutto il mio passato. Dopo le esequie il corpo fu cremato, ottemperando alla volontà del padre, le sue ceneri vennero deposte nel cimitero di Cavaria con Premezzo, accanto ai nonni. Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti il ritrovamento del cadavere sono state più volte smentite dalle sorelle. Alessio Bruno ex fidanzato Valeria Bigella chi è? Luigi Tenco: suicida; Mia Martini: morta di overdose; Loredana Bertè: tossicodipendente; Alex Baroni: morto in moto; Little Tony: testimonial convincente per la lotta al colesterolo; Iva Zanicchi: parlamentare europea PDL; Annalisa Minetti: partecipante paraolimpiadi; Mino Reitano: morto immediatamente dopo essersi rifatto i denti; Vasco Rossi: blogger Dal 1996 ad oggi, Rete 4 ha mandato in onda, in varie fasce orarie, una serie di speciali televisivi a cura di Paolo Piccioli: Chiamatemi Mimì, Notte Mimì, Mimì sarà, Le canzoni di Mia Martini eccetera, con tutti i passaggi televisivi presenti negli archivi Mediaset, o intercettati nelle tv estere. C'era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch'io. “Ciccio Piper” ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella."[28][29]. Avevo un contratto con un'altra casa discografica, e ho dovuto romperlo a causa sua. Mia Martini: com’è morta, quando è morta, data, quanti anni aveva Mimì. L’arresto dopo Temptation Island, Davide Petrucci ex fidanzato Valeria Bigella chi è? Intervistata per lo speciale televisivo de La Storia siamo noi, andato in onda a dieci anni dalla morte dell'artista, la sorella Olivia dichiarò di essere stata l'ultima a sentire la sorella telefonicamente, qualche giorno prima del suo ritrovamento: Mia le aveva detto di sentirsi molto affaticata dagli ultimi concerti, avvisandola inoltre di non preoccuparsi se non avesse risposto al telefono, perché impegnata con la preparazione in cuffia del brano da presentare a Viva Napoli. Queste cattiverie la portarono per tanti anni lontana dalle scene. La nevicata del '56 viene inserita nell'album La mia razza (il brano eponimo è stato scritto da Giangilberto Monti e Mauro Pagani, con il contributo di Fabrizio De André, che però non compare nei crediti), un lavoro in cui la Martini spazia dalla melodia (Un altro Atlantico, che avrebbe dovuto presentare a Sanremo), ai ritmi etnici (Danza pagana di Mimmo Cavallo, arrangiata da Alessandro Centofanti) e latini con Chica chica bum di Carmen Miranda, precedentemente cantata a Fantastico. Inoltre con Che vuoi che sia..se t'ho aspettato tanto, tra i più venduti in classifica nel 1976, partecipa nuovamente sia al Festivalbar, dove ottiene un buon piazzamento, sia alla Mostra Internazionale di Musica Leggera a Venezia, presentandosi con un look estremamente elaborato: lacca argentea sui capelli, trucco regale, e un sofisticato abito lungo rosso a fantasia dorata.