Un film Volevo Nascondermi è cervellotico solo per il gusto di essere cervellotico: ritmo contorto, sceneggiatura complicata e monotona, un po' di bella fotografia minimalista che non guasta. Inoltre, la vicenda dell'artista conteneva per lui elementi di contemporaneità: l’essere e sentirsi stranieri in una terra straniera e un disagio e un rifiuto iniziale a cui subentra la celebrità. Riesce a rendere ogni personaggio che interpreta vivo. à di sangue italiano ma è in Svizzera fin dalla nascita, avvenuta a Zurigo all'ultimo respiro dell'Ottocento, da sempre malato di gozzo e rachitismo e fin dal suo primo anno d'età affidato a una famiglia di contadini svizzeri tedeschi (che lui ha poi considerato come i suoi veri genitori). È brutto da dire ma è il regista che dovrebbe nascondersi. Volevo nascondermi è il secondo film che Giorgio Diritti ambienta e gira nella sua amata Emilia Romagna, regione che, secondo lui, è piena di storie che meritano di essere narrate. La caratteristica principale dell'ultimo film dell'ottimo Giorgio Diritti è la noia. Così come sa inquadrare con tenerezza quei pochi, uomini e donne, che seppero chinarsi su di lui e comprenderne il tormento ma anche la grandezza. L'ESPRESSIONE ARTISTICA COME SALVEZZA LIGABUE DI GERMANO, ELIO GERMANO à UNO STUPEFACENTE LIGABUE IMMERSO TRA SOLITUDINE, VOLEVO NASCONDERMI: ECCO LIGABUE E LA SUA LUCIDA, VOLEVO NASCONDERMI, IL FILM SULLA VITA DEL PITTORE LIGABUE à UN QUADRO IMPRESSIONISTA: ELIO GERMANO PROTAGONISTA DI, VOLEVO NASCONDERMI, NON SOLO LA TRIBOLATA VITA DI LIGABUE, ANCHE, NEL MONDO DI LIGABUE: ALLA BERLINALE 70 VOLEVO NASCONDERMI, NELLA TESTA DI LIGABUE, VIAGGIO IMPURO FRA DEMONI E IMMAGINARIO, LONTANO DALLE PALUDI DEL BIOPIC LACCATO, VICINO NEL PROFONDO AL FUORI SQUADRO LIGABUE. Volevo Nascondermi (2018): scheda e trama del film di Giorgio Diritti. Può' un personaggio così particolare come Ligabue non scuoterci, non coinvolgerci? La vita di Antonio Ligabue, il pittore naïf di origini svizzere nato da due emigrati italiani, racchiude una molteplicità di temi, ancora oggi attualissimi, che non sono sfuggiti all' esame attento di un regista scrupoloso, preciso e bravo come Giorgio Diritti. Ha saputo fare 'suo' Ligabue offrendogli quella profonda sofferenza interiore che sa spesso conferire ai personaggi che gli vengono proposti sul grande schermo. Vai alla recensione ». Nato in Italia, adottato in Svizzera, affetto da un rachitismo che lo segna nel fisico e nella mente, torna in Italia dove, spesso deriso e umiliato, vive in solitudine e miseria sul Po. Dall’Emilia Romagna arriva anche Carlo degli Esposti, presidente della Palomar che produce il film. Infine, è Andrea Gherpelli ad avere il ruolo di Andrea Mozzali. Il film torna al cinema il 19 agosto 2020. Gianni Fantoni presta il suo volto all'industriale Antonini mentre Dagny Gioulami è Elise, la madre adottiva svizzera, e Pietro Traldi è Renato Marino Mazzacurati, la cui madre ha il volto di Orietta Notari. Nella sua infanzia è stato perseguitato dai coetanei [...] Questa volta sono stata accompagnata più che dentro [...] Vai alla recensione », Se si leggono le recensioni dei grandi siti statunitensi - Variety, Hollywood Reporter - "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti sarebbe un film senza un filo narrativo. Ora con la stupefacente prova di Elio Germano, le immagini dei due attori si sovrapporranno certo perché il trentanovenne interprete romano sulla scia del suo Leopardi ("Il giovane favoloso") mostra straordinaria capacità mimetica nel riprodurre gobba e difetti fisici dell'artista. [...] Con lo sfortunato poeta e scrittore di Recanati, l’Antonio Ligabue di Volevo nascondermi ha in comune il talento artistico e un'esistenza piuttosto dolorosa. durata 120 minuti. Le intenzioni erano corrette, ma si sente il calcolo: rifare da zero il Giovane Favoloso. Agli EFA 2020 ben sei importanti candidature italiane tra Martin Eden, Favolacce e Volevo nascondermi! C'è, inevitabilmente, la prova mimetica di Germano, tenuta in minore e ricalcata sui materiali [...] Antonio "Toni" Ligabue è diventato un nuovo film, e questa è una bella notizia. Vai alla recensione », Volevo nascondermi mi piacerebbe nominarlo “volevo gli abbracci mancati”. Volevo nascondermi è un film di genere Drammatico del 2020 diretto da Giorgio Diritti con Elio Germano e Oliver Ewy. Grande Germano. Argomenti: Oltre Tenet che, salvo ripensamenti ulteriori della Warner Bros, dovrebbe arrivare in Italia il prossimo 3 agosto, anche Volevo Nascondermi (Leggi qui la nostra recensione) ha una nuova data di uscita. [ OPENLOAD] [ ALTADEFINIZIONE] [ CB01] TRAMA.
Coa che il regista fa perfettamente grazie anche alla capacità interpretativa immensa di Elio Germano. Il regista e sceneggiatore ha mosso i suoi primi passi nel mondo del cinema lavorando a fianco di autori come Pupi Avati del quale si percepisce quello stile [...] Uscito dal cinema mi sono detto con un filo di orgoglio: "Quando gli italiani lavorano bene, riescono proprio a creare dei capolavori"
Elio germano da' un volto e un'umanita' indimenticabili a questo Ligabue la regia tenera e coinvolgente di un mondo della Bassa coi suoi panorami e personaggi tutti ottimamente rappresentati C'e' tanta poesia e follia in questo film come ce n'era in quello che sempre si autodefinisce "un artista". E’ aiutato da una fisicità non particolarmente bella, che quindi non lo vincola nella scelta dei copioni e gli permette di offrire il suo corpo e la sua faccia a personaggi così intensi come in questo caso. Il pittore-simbolo del mondo padano contadino, trasfigurato in faune esotiche e allucinate, era un uomo senza radici. Uscita cinema sabato 15 agosto 2020 Il film racconta la vita dell'artista, che sin da bambino trova nella pittura il suo personale riscatto al senso di solitudine ed emarginazione. Vai alla recensione ». - MYmonetro 3,72 su 31 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. E poi il periodo in manicomio, sopraffatto da un regime che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce. E poi la voce, a tratti incomprensibile, ma in cui è racchiusa una parte di quell'impeto di quello che si manifesta in pittura. C'e' solo Ligabue, e il regista la mostra con fare disinteressato come se il suo compito fosse finito subito dopo aver scelto che film fare. È in questo periodo che inizia a dipingere per impiegare il tempo e placare le ansie.
Sulla sua tomba si legge: «Il rimpianto del suo spirito, che tanto seppe creare attraverso la solitudine e il dolore, è rimasto in quelli che compresero come sino all'ultimo giorno della sua vita egli desiderasse soltanto libertà e amore». Disponibile su Infinity. Gli altri attori di Volevo nascondermi sono Oliver Ewy, nella parte di Ligabue giovane, e Paola Lavini, nel ruolo di Pina. Sonoro no. Scrive su qualche sito o blog? Diritti pensava da tempo a un film su Ligabue, spinto soprattutto dall’emozione mai dimenticata che aveva provato guardando lo sceneggiato Ligabue con Flavio Bucci andato in onda nel 1977 e diretto da Salvatore Nocita. A quanto pare si. (Epitaffio sulla tomba di Antonio Ligabue a Gualtieri)
Data di uscita: 4 Marzo 2020 "Volevo nascondermi" è il film sulla vita del grande pittore emiliano Antonio Ligabue, uno dei protagonisti più importanti dell'arte contemporanea internazionale, famoso per aver disegnato tigri, gorilla, leoni e giaguari vivendo negli sconfinati pioppeti delle golene del Po. Fa indubbiamente effetto assistere a pochissimi giorni di distanza dalla morte di Flavio Bucci a un film che ha al centro la sofferta vita di Antonio Ligabue. Ci sono la Svizzera e l'Italia, l'Emilia e Roma; ci sono la follia, la libertà del reietto e la condanna alla solitudine; ci sono le tante lingue della sua vita, lo svizzero-tedesco delle origini, l'italiano dei medici e dei podestà , il dialetto emiliano. Volevo nascondermi ci riprova.Il film di Giorgio Diritti è stato il grande sfortunato del 2020 con la programmazione in sala fissata per un periodo normalmente strategico ma tristemente abortita. Vai alla recensione ». Aspettiamo con ansia che riaprano i cinema per poter vedere ques'opera coraggiosa e uno splendido Elio Germano. Attenzione. Un film con Elio Germano, Oliver Ewy, Leonardo Carrozzo, Pietro Traldi, Orietta Notari. Uscita cinema sabato 15 agosto 2020 distribuito da 01 Distribution . Dopo la vittoria di Elio Germano, che si è portato a casa l’Orso d’argento come miglior attore alla Berlinale, Volevo nascondermi arriva in sala mercoledì 4 marzo. Vai alla recensione ». Voleva celarsi agli uomini che lo trattavano come fosse lo scemo del villaggio [...] Volevo nascondermi [HD] (2020) in Streaming su Altadefinizione, Il racconto della vita di Antonio Ligabue, pittore naif e immaginifico che dipingeva tigri, gorilla, leoni e giaguari vivendo negli sconfinati pioppeti.. Stesso Germano (qui insopportabile dove invece era incantevole) stesso registro ruffiano e democristiano perfetto per la visione delle scolaresche, ma il flop è dietro l'angolo. Vai alla recensione », Quando si sceglie un film, la preferenza è dovuta comunemente alla fiducia che si dà al regista, al protagonista, alla storia, si cerca insomma di ottimizzare quelle due ore che si trascorreranno per assistere a un buon lavoro, e all’ uscita dalla sala potere dire: “Non ho perso tempo, sono soddisfatta!”. È uscito tutto l'artista che c'è in lui. L'invio non è andato a buon fine. Diritti pone di nuovo in campo la conflittualità tra il singolo e la collettività , ma è indeciso su quale strada veramente scegliere, tra la follia, la creatività e l'affresco contadino di una realtà quotidiana tra le aie e i tortellini. Il vero protagonista del film “Volevo nascondermi” è senza dubbio Elio Germano nel ruolo del pittore e scultore italiano Antonio Ligabue. Dell'artista che fu definito uno dei massimi esponenti della pittura Naïf e veniva soprannominato “El Tudesc”, il regista ha voluto cogliere il rapporto costante con la natura ma anche l'umanità e il grande bisogno di essere accettato da un mondo che non lo comprendeva fino in fondo. Vai alla recensione », à un vero peccato che "Volevo nascondermi", almeno per ora, non possa essere visto in Emilia Romagna, dove i cinema sono il larga maggioranza chiusi. Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla … Vai alla recensione », Giorgio Diritti torna alla regia di un lungometraggio di finzione a sette anni di distanza da Un giorno devi andare. Ma lui riuscito a trovare nell'arte, un'esplosione di colori e figure animalesche, [...] Di Pacifico Arsenio
2020, Non è difficile pensare che Elio Germano abbia avuto la consapevolezza di doversi confrontare con una prova d'attore che aveva segnato l'immaginario di una generazione. "Il signor Ligabue, uno straniero": questa definizione, data da un personaggio nel film di Diritti, ne riassume il senso. E proprio il fiume ispirò i suoi dipinti, che passarono dalle raffigurazioni di animali sia domestici che esotici ai numerosi autoritratti, e da colori spenti e contorni sfumati a pennellate più corpose e tonalità più accese. Manca la cattiveria, la follia e il percorso narrativo è banale. Elio Germano fa suo Ligabue, il suo genio, il suo tormento, la sua profonda sofferenza interiore. Apri il messaggio e fai click sul link per convalidare il tuo voto. Volevo nascondermi non è il primo film in cui Elio Germano interpreta un grande personaggio del passato. Proprio come nel sopracitato Il sogno di Francesco, la povertà del protagonista ha un grande peso in Volevo nascondermi, e difatti la prima foto di scena del film mostra una camicia o giacca di un tessuto logoro e pesante e due mani sporche, che indicano un rapporto costante con la terra. Vai alla recensione », Un occhio spalancato guarda da un buco in un sacco nero un dottore, uno psichiatra, che parla in tedesco e che vediamo in controcampo. Volevo Nascondermi con Elio Germano Oliver Johann Ewy Leonardo Carrozzo Pietro Traldi Orietta Notari Andrea Gherpelli Gianni Fantoni Denis Campitelli Filippo Marchi Mario Perrotta (2020). La vittoria di Elio Germano alla Berlinale per la migliore interpretazione maschile ha convinto il produttore Carlo Degli Esposti a fissare l’uscita di Volevo Nascondermi, nuovo film di Giorgio Diritti, già per questa settimana, dopo il rinvio causato dall’emergenza Coronavirus. Trama: Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. Dopo i successi riportati con Il vento fa il suo giro (2005) e L'uomo che verrà (2009), Giorgio Diritti presenta alla Berlinale il suo ultimo [...] Vai alla recensione », Diretto da Giorgio Diritti, e scritto con Tania Pedroni, "Volevo nascondermi" ricostruisce la biografia di Antonio Ligabue, il pittore naif che maggiormente ha segnato i decenni a cavallo della seconda guerra mondiale. Ma è possibile che nel 2020 esistano ancora film così datati? Già , perché la vita di Antonio Ligabue, uno dei pittori più significativi del Novecento, è un concentrato di dolore e solitudine, scandito da ricoveri periodici in ospedali psichiatrici, e il disperato bisogno di essere accettato e amato. Portare sullo schermo la vita e le opere di un uomo/artista come Ligabue (1899-1965), del resto, non poteva tradursi in una semplice operazione narrativo-agiografica, in un film laccato che tentasse di ingabbiare qualcosa di così difficilmente catalogabile. miglior direttore della fotografia europeo, Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Vai alla recensione », Un film potente, di grande impatto emotivo, compatto e ben articolato in tutte le sue parti. Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. Volevo nascondermi. [...] Antonio è figlio di emigranti. Volevo nascondermi… ero un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, ma volevo essere amato. Bisognerà aspettare ancora un po’ per vedere Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti su Antonio Ligabue, previsto in uscita nelle sale giovedì 27 febbraio e rimandato, speriamo, a breve. Ora lo ritroviamo, lo scultore Mazzacurati (Pietro Traldi), mentre si imbatte nel "matt", come lo chiamano a Gualtieri.