Lui glielo ripeté più volte, per gli anni passati in collegio, per quando fu espulso, per quel consiglio di famiglia che lo fece interdire, per il suo disappunto per Jeanne, per il suo costante ammonirlo, per l’avergli impedito di restare con lei ad Honfleur, e per un altro milione di motivi: “Quando si ha un figlio come ME non ci si risposa“. Charles Baudelaire è stato poeta, scrittore, critico letterario, critico d'arte, giornalista, aforista, saggista e traduttore. “Il mio cuore è un palazzo profanato dalla folla; Per il commerciante, anche l'onestà è una speculazione di denaro. E’ dipendente dal loro corpo, e dall’effetto che la loro presenza provoca in lui. ( Chiudi sessione /  per strigliarsi la carne e ungersi le spalle, Ti chiedo scusa di chiamare bei tempi quelli che sono stati senza dubbio brutti per te. Il suo alito emette una musica, Proprio all’inizio de “I paradisi artificiali” compare questa dedica, dove il poeta francese spiega il motivo per cui abbia dedicato un’opera sulle sostanze psicotrope e i piaceri artificiali ad una donna, fonte di piaceri naturali. Sollevando il vestito, di trine e balze adorno. Maledetta! andare insieme a vivere laggiù! Ogni donna ha incarnato i vari aspetti del suo carattere: appassionato seduttore ma anche un uomo spirituale, affettuoso, amichevole, dai modi garbati, ma immancabilmente geloso e dispettoso. Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867), considerato uno dei più importanti poeti della letteratura mondiale, è stato esponente chiave del simbolismo e grande innovatore del genere lirico (il primo dei poeti moderni). Di quanti idoli lo spirito di un uomo può dirsi devoto servo? Il poeta, ormai quarantenne, non è più preda delle febbri amorose dei vent’anni, ma è un uomo che si sente doppiamente vecchio di quel che realmente è. Un esempio è la poesia “Tu  mettrais l’univers entier dans ta ruelle” (“Ti porteresti a letto l’universo interno!“): “Che grandezza di fango! “Agli ingenui sembrerà strano e persino incoerente che un quadro delle voluttà artificiali sia dedicato a una donna, la fonte più comune delle voluttà naturali. Al contrario della donna di Dante, quella di Baudelaire non dona beatitudine. “Non ho per amante una lionne illustre” (poesie di giovinezza) è conosciuto come uno dei ritratti più morbosi di Sara, nel quale vengono esaltati i suoi vizzi e le sue bruttezze, volontariamente accentuati dallo stile baudelairiano, il quale si sofferma sui dettagli che più lo attraggono o lo eccitano. nel mio cuore in lacrime sei entrata; Ma tant’è: come il mondo naturale penetra nel mondo spirituale e lo alimenta, contribuendo a formare così quell’ineffabile amalgama che chiamiamo individualità, allo stesso modo la donna è la creatura che proietta l’ombra maggiore o la maggior luce nei nostri sogni. Sulla scia del tuo odore vado verso climi affascinanti, verso un porto stipato d’alberature e di vele ancora affaticate dai flutti del mare, mentre il profumo di verdi tamarindi, che circola nell’aria gonfia le mie narici e … A cura di Massimo Colesanti e traduzioni di Claudio Rendina. Baudelaire a questo punto fu costretto ad uscire allo scoperto. Come predestinato all’amore delle cose velenose e oscure, cultore del bello in tutte le sue moltitudini, amante per vocazione e afflitto per natura, le donne nella vita di Baudelaire hanno lasciato il segno, marchiando a fuoco il suo animo burrascoso e segnando in eterno il suo corpo, che sarà la vittima designata di un desiderio d’amore che non ha mai conosciuto una tregua. Si fa sempre una bozza prima del capolavoro finale. Si presume, dato il periodo in cui ne parla nelle sue lettere, che fu proprio lei a trasmettergli la sifilide, la piaga che lo fiaccherà fino al suo ultimo giorno. (Cit.). La donna per Baudelaire è una femmina perversa che si accosta alla figura del vampiro. Charles Baudelaire FIORI DEL MALE • DONNE DANNATE Coricate sulla sabbia come armento pensoso volgono gli occhi verso l'orizzonte marino e i piedi che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci languori e brividi amari. come il beone alla bottiglia, Caroline Archimbaud-Dufays, poi Madame Baudelaire, infine Madame Aupick. pendono da ogni parte come lunghe zucche; – Quale profumo sorge dal tuo seno nudo! (Balzac) Essa è un maschio, è artista, è grande, generosa, devota, casta; ha l’aspetto maschile: ergo, non è donna… Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso: Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Ma con una persona come voi, i cui occhi sono colmi di sorrisi e di grazia per tutti, si deve soffrire il martirio“. Come folla che attorno a un pazzo è in crocchio. Tenerezze infinite! – E se per disgrazia mi acquisissi il desiderio di essere geloso! Dai toni cupi e foschi di Jeanne, Baudelaire ritrova la luce, scopre il mondo terso dei cieli e degli astri, quell’etere che lo spirito anela, l’elevazione verso cose più pure, il desiderio di migliorarsi in quanto uomo. Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867), considerato uno dei più importanti poeti al mondo, è anche autore di frammenti e aforismi presenti soprattutto nel diario Il mio cuore messo a nudo (Mon cœur mis à nu) e in Razzi (Fusées).. Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di Charles Baudelaire. Alcune di queste poesie furono poi raccolte ne Les Fleurs du mal (1857), la cui pubblicazione costò denunce e processi. pensa che dolcezza In realtà, il ragazzo sta iniziando a frequentare gli ambienti culturali della città, entra in contatto con personaggi di spicco del mondo letterario, ed ha totale libertà di dare sfogo al suo animo turbolento e “bizzarro”. “Sulla tua profonda capigliatura  mare olezzante e vagabondo Lo sguardo perso in cielo, chioma al vento: Visto (non trema il cielo a tali eventi?). Nella lettera d’addio che scriverà alla madre, rivolgendosi ad Ancelle, il suo tutore, gli chiede supplice di provvedere per Jeanne una volta compiuto l’insano gesto. Quando commetto qualche grossa stupidaggine, mi dico: Mio Dio! Scopri qui di seguito le Poesie di Charles Baudelaire: i più belli, celebri e iconici versi di uno dei poeti francesi più famosi e celebrati della storia. Di Sara ci pervengono delle poesie di violenta tenerezza, dove già in giovane età Charles dimostra di avere un’innata sensibilità, una dote non comune di saper addolcire le asprezze della vita, di smussare gli spigoli e di dare armonia alle storture di quello che si tende a tenere nascosto. Non ci sono che due luoghi in cui si paga per avere il diritto di dissipare: le latrine pubbliche e le donne. Charles Baudelaire ha segnato la storia della letteratura mondiale con i suoi testi scandalosi e per certi versi rivoluzionari. Ma come può la relazione con Sara essere così preponderante per il suo futuro? Nella poesia “A una passante” nel contesto urbano di una Parigi caotica Baudelaire vede una bella donna e rimane stupefatto al suo passaggio: quando lei se ne va lui pensa ad un’occasione persa che non ci sarà mai più. Pochi scrittori hanno saputo cogliere con così intensa drammaticità la condizione ambivalente della creatura umana davanti al peccato di Francesco Lamendola ( Chiudi sessione /  Se lo sapesse lei!” e che tra le sue mani ha riscaldato il mio cuore“: Una donna intelligente non poteva piacere a Baudelaire, in primo luogo x i suoi orientamenti sessuali, e xk lui si credeva al di sopra di ogni persona (i poeti decadenti fanno nascere l'idea di SUPEROMISMO, quindi un essere superiore ad ogni altro) e di sicuro una donna intelligente non gli sarebbe piaciuta, xk avrebbe dato filo da torcere. Bellezza, Angelo o Sirena, tu ci rendi – fata dagli occhi di velluto… Inno alla bellezza. Charles Baudelaire – Il pittore della vita moderna (1863), «La donna» (Scritti sull’Arte). Tra eros e morte. ti liberassero da quel dominio. “I Fiori del Male e tutte le poesie“). Quanti modi di intendere l’amore può sperimentare un cuore? Che con un solo sguardo la vita m’hai ridato, La fame offusca le ragioni del Cuore, e lo stomaco non si riempie di carezze e di baci. di quanto Maddalena in fuoco ai piedi del Salvatore”. di scorrere me vile; macché! Figlio di secondo matrimonio del padre funzionario al Senato, ormai 62enne, e della ventisettenne Caroline Archimbaut-Dufays. Poesie scelte: CHARLES BAUDELAIRE, Femmes damnées (Donne dannate), in: Les fleurs du mal. Vediamo solo alcuni dei numerosi versi baudelairiani dedicati alle donne. Ho pregato la spada rapida Tu, forte come una torma di tutti i miei sensi fusi in uno! umiliato il tuo letto ed il tuo regno! Le vite di entrambi non consentivano un’unione serena, tranquilla, ma comportava sotterfugi, segreti, rabbia e dolore: non appena ne sentì anche solo l’odore Baudelaire preferì fuggire all’ennesima guerra che avrebbe dovuto affrontare. Questi reperti impregnati di sangue ed inchiostro sono, nel tempo, diventati il ritornello della sua esistenza, l’immancabile verso del tragico poema che egli tesseva giorno per giorno, godendo pienamente anche del dolore e della disfatta. (Coco Chanel) – Le donne hanno solo una piccola idea di quanto gli uomini le odiano. (cit.). le scrisse: «Vi bacio le mani con tutta la mia Devozione (…) tutti i versi compresi tra la pagina 84 e la pagina 105 appartengono a voi». (da “Il Vulcano Malato: lettere 1832 – 1866” a cura di Cinzia Bigliosi Franck, Fazi Editore 2007). Le realtà astratte presentate con il pretesto della donna risultano ambivalenti: per Baudelaire, la mente e il corpo, l’anima e la sensualità sono strettamente legate: bellezza plastica e bellezza spirituale sono simili, e questo è probabilmente il motivo per cui Baudelaire le mescola nella sua poetica. “Ha solo vent’anni, ma i seni già cadenti Ma non può fare nulla contro di esse, poiché ne è dipendente. sei entrata nel mio cuore in lacrime! L’unione con Jeanne non aveva solo un significato promiscuo, ma era una vera e propria presa di posizione contro i canoni borghesi: come ben descrive nel poemetto in prosa “Lo Straniero” (Lo Spleen di Parigi), Baudelaire decise di rinnegare i dogmi del “brav’uomo” dettati dal costume vigente; il decidere di essere autore era il primo tra questi. Sa beauté ne fleurit que dans mon triste coeur”), da “Non ho per amante una lionne illustre” – Charles Baudelaire (I Fiori del Male e tutte le poesie, Newton & Compton Edizioni, 2010). Un lampo… poi la notte! “Addio, cara adorata; ve ne voglio un poco di essere troppo affascinante. Qui la donna è ancora più bella per la sua tristezza: il suo occhio rappresenta uno sconvolgimento dello sguardo, la sua dolcezza è qualcosa di eterno e il suo piacere è qualcosa di pericoloso, che uccide.